Palermo, l'acquisto più oneroso del 2017? È Setola

Palermo, l'acquisto più oneroso del 2017? È Setola

Coronado, Gnahoré, Murawski, Szyminski: il mercato del Palermo della passata stagione ha visto arrivare giocatori che hanno ben figurato con la casacca rosanero nonostante l'obiettivo Serie A alla fine non sia arrivato. Ma nessuno di questi elencati può essere considerato l'acquisto più oneroso della passata stagione.

 

«Il "colpo" di mercato della passata stagione, per rendimento sul campo, è stato chiaramente Coronado. Per prelevare il brasiliano, però, i rosa hanno versato 1,4 milioni nelle casse del Trapani. Una cifra che non basta per considerarlo l'acquisto più oneroso»: così il Giornale di Sicilia inizia la sua analisi degli acquisti fatti dal Palermo nel mercato 2017/2018. Continuando con la disamina Bellusci è stato preso da svincolato senza sborsare un euro, i polacchi Murawski e Szyminski sono costati rispettivamente 650 mila e circa 460 mila euro, Moreo 800 mila euro in due tranche (350 mila per il prestito e il resto per il riscatto) e Gnahoré è stato prelevato a titolo definitivo dal Napoli per 1,5 milioni di euro. Restano a questo punto soltanto i giocatori che hanno raccolto meno presenze in rosanero, come Ingegneri preso per 150 mila euro dal Pordenone e Fiore prelevato dallo Standard Liegi più o meno alla stessa cifra.

 

Conti alla mano Gnahoré risulta quindi il giocatore più oneroso del mercato del Palermo della passata stagione, ma non è il solo: alla stessa cifra infatti i rosa hanno prelevato, dal Cesena, Carmine Setola, zero presenze in maglia rosanero e adesso in prestito al Fano. «Nulla di strano che possa far parte del giro di plusvalenze fittizie messo in piedi dal Cesena negli ultimi anni, anche perché il Palermo non ha effettivamente tirato fuori un euro per questa operazione»: prosegue il Giornale di Sicilia, puntualizzando che il classe '99 è arrivato tramite scambio alla pari con Fulignati, valutato anch'egli 1,5 milioni ma dal valore decisamente più basso. La differenza alla fine sta nel fatto che Setola era un ragazzo pressoché sconosciuto mentre l'estremo difensore si giocava il posto da titolare con Josip Posavec, ma si è trattato di un'operazione che «ha generato due plusvalenze in un colpo solo, senza mai mettere mano al portafogli».


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