Ricciardo, una sola possibilità

Ricciardo, una sola possibilità

Forse si può vincere anche senza di lui. Quantomeno a giudicare dagli ultimi due risultati ottenuti dal Palermo di Rosario Pergolizzi. Eppure la percezione suggerisce che quando Gianni Ricciardo non gioca, qualche cosa manca.

 

Due panchine consecutive, con ingresso a partita in corso, nella ripresa, con i rosanero in vantaggio.

E’ successo due settimane fa, contro l’ACR Messina. Formazioni ufficiali già comunicate: il numero 9 regolarmente al centro dell’attacco con Felici e Santana ai suoi fianchi.

Poi il tweet della Società: Cambio tra i rosanero: Giovanni Ricciardo non sarà disponibile a causa di una sindrome influenzale. Al suo posto giocherà Erdis Kraja.

Sugli spalti sorpresa e mistero: un’influenza dell’ultimo minuto, del resto, non si è vista mai.

Contro i peloritani ci penserà Felici: palla in buca d’angolo con un preciso destro dal limite dell’area.

 

E poi la lunga trasferta in Campania per affrontare il Giugliano, imbattuto in casa e in ottimo stato di forma, seppur reduce dal k.o. contro la seconda della classe, quel Savoia che ha innescato la piccola crisi rosanero. Anche al Vallefuoco di Mugnano il bomber messinese non scenderà in campo dal primo minuto. Appena 22 minuti, nella ripresa, a vantaggio acquisito, per alzare il baricentro della squadra e blindare il risultato.

 

Insomma, il Palermo vince anche senza di lui, che non dev’essere contento: certamente perché per uno come Gianni Ricciardo la panchina non è comoda come l’area di rigore, ma di più per il fatto che non la mette dentro dal 3 novembre, in casa contro il Corigliano, quando con la doppietta rifilata ai calabresi aveva raggiunto la vetta dei bomber del girone I.

 

Domenica, nel derby contro l’Acireale, tutto fa pensare che il centravanti riprenderà il possesso della “sua zona”. E c’è da scommettere che farà di tutto per tornare a gonfiare la rete: perché se ti chiami Ricciardo, il gol non è un’opzione, ma l’unica possibilità.