Palermo, l'involuzione tattica: dal 4-3-3 (e varianti) al 3-5-2 parecchi passi indietro
L'iniziale idea tattica di Dionisi ha fruttato più sviluppo offensivo, creando maggiori occasioni da gol, poi non realizzate. L'attuale sistema a tre, invece, produce poco o nulla
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di Simone Ciappa
La stagione del Palermo è chiaramente al di sotto delle aspettative. Gli evidenti errori di natura strutturale incidono con decisione sulla rosa a disposizione di Alessio Dionisi. “Non giocheremo a tre dietro - diceva il tecnico toscano nella sua conferenza stampa di presentazione - l’unica certezza è che la difesa sarà a quattro”.
Subito smentito, come i suoi predecessori, Corini e Mignani, che hanno accantonato la loro idea di gioco per puntare sull’alternativa che limitasse i danni. Ma la domanda che ci si pone è una: realmente il 3-5-2 è la soluzione tattica che può dare lo slancio alla formazione rosanero?
Considerando tutte le gare disputate fino ad oggi da Brunori e compagni, al netto di sconfitte arrivate con entrambe le combinazioni di gioco, la proposta di un modulo con la difesa a quattro, e le relative varianti tattiche partendo da essa, ha fruttato più dinamismo e qualità di manovra offensiva rispetto all’attuale assetto. Le cose migliori di questa stagione, nonostante la classifica deficitaria dica altro, si sono viste con tutte le varianti utilizzate partendo da una retroguardia schierata a quattro.
È vero, le debolezze sugli esterni erano ben evidenti anche con il 4-3-3, poi mutato in corso d’opera nel più tangibile 4-2-3-1, ma la squadra aveva messo in evidenza una fluidità di manovra tale da essere tra le formazioni di Serie B a creare più occasioni da gol. La mancanza di concretezza sotto porta, gli errori grossolani nella finalizzazione delle occasioni create, hanno poi compromesso l’aspetto realizzativo della compagine rosanero. Lo dicono i numeri di ogni singolo attaccante presente in rosa, con Le Douaron e Insigne appaiati a quota 4 gol, attualmente i maggiori realizzatori della squadra.
Forse sarebbe meglio fare un passo indietro nell’idea tattica, tornando a quanto di buono si era visto, almeno fino alla gara casalinga contro lo Spezia, che è poi stato il culmine della proposta tattica del 4-2 o 3 (e qualcosa). Il mercato potrebbe regalare forze fresche, materiale umano di un certo livello, spendibile tatticamente per ogni soluzione di gioco, anche per la duttilità di ciascuna pedina vagliata in sede di calciomercato. Quello che però potrebbe tornare utile a questa squadra è fare un passo indietro verso la precedente idea di gioco, per non farne due o tre in classifica.