Dall'Oglio per Kanoute: sarà un Palermo diverso

Dall'Oglio per Kanoute: sarà un Palermo diverso

A pochi giorni dalla prima partita ufficiale, il Palermo di Filippi sembra stare acquisendo una sua chiara fisionomia: aspetto da non sottovalutare questo, forse più importante di qualsiasi grande nome o rinforzo altisonante. D'altronde, in un campionato difficile e incerto come il Girone C, i valori tecnici sanno fare la differenza, ma i veri aspetti decisivi sembrano essere altri: trovare gli equilibri e darsi un'identità possono fare tantissimo.

Il Calciomercato, nel frattempo, si avvia alla sua fase più calda. Il Palermo deve fare i conti con alcuni esuberi e ne è condizionato perché ha un solo slot libero. Consideriamo pure che nulla è scontato, che nel giro di due giorni può cambiare il mondo: così Kanoute è ceduto all'Avellino, mentre il pomeriggio dopo Dall'Oglio cambia sponda della Sicilia.

Soffermiamoci sul senegalese. Checché se ne dica, Kanoute proverà a rinforzare una diretta contendente: il rischio è basso, ma la vecchia regola dell'ex sconsiglia sempre questo tipo di operazioni. Certamente, la scorsa stagione Kanoute non è stato quel jolly offensivo di cui si è tanto parlato. Soltanto nel finale, il senegalese è stato impiegato come prima punta dando poi le risposte più interessanti. Si poteva ripartire da lì, ma bisogna fidarsi di Filippi. Il tecnico sta facendo fede al suo credo calcistico: prima con Brunori, ora con Dall'Oglio, poi si vedrà.

Intanto, la scelta sembrerebbe preludere ad un cambio di modulo. Si parla da più parti di un Dall'Oglio trequartista, eventualmente affiancato da Fella o Floriano, a supporto della punta Brunori. Si passerebbe al 3-4-2-1 o, tutt'al più, al 3-4-1-2. Eppure, in pochissimi considerano un dato di fatto: da quanto riporta il portale Transfermarkt, Dall'Oglio avrebbe disputato in carriera solo 10 partite da trequartista. Certamente, le posizioni in campo oggigiorno sono fluide, ma è un aspetto importante questo. Il centrocampista siciliano ha agito ben più spesso da centrale (120 volte) o da mediano (61).

Si potrebbe anche discutere della formula di tesseramento: non è un prestito ma quasi, dato che il contratto gli scadrà nel giugno 2022. La strategia della società sembra chiara, anche condivisibile. Sappiamo che nel giro di un anno potrà cambiare tutto (proprietà, dirgenza, obiettivi, campionato da affrontare); ancora, i calciatori di Serie C sanno essere decisamente imprevedibili: un grande acquisto almeno all'apparenza può deludere le aspettative. Pertanto, contratti lunghi ed onerosi possono rivelarsi un'arma a doppio taglio: meglio, arrivati a questo punto, valutare di anno in anno il da farsi.