Palermo, ecco chi è Igor Coronado

La presentazione dell'ultimo acquisto rosanero, un duttile numero 10 al servizio di mister Tedino

Palermo, ecco chi è Igor Coronado

Igor Coronado è ufficialmente un giocatore del Palermo.

 

Proveniente dal Trapani, il brasiliano classe ‘92 ha disputato (nel biennio schizofrenico dei granata passati dalla finale Play-off alla retrocessione in Serie C) due stagioni di buonissimo livello. In questo articolo vi forniamo una sua descrizione tecnica.

 

Destro naturale con scarsa attitudine all’utilizzo del piede debole, Igor Coronado è un trequartista brevilineo che all’occorrenza può giocare sia da seconda punta, sia da mezzala in un centrocampo a cinque, come Marek Hamsik nel Napoli di Mazzarri, per fare un paragone. Giocatore non velocissimo ma comunque molto mobile, Coronado tecnicamente parlando ha tutti i fondamentali del trequartista: è bravo nel dribbling ed è dotato di un’ottima proprietà di palleggio (sia in appoggio che nel lancio lungo) che gli consente di essere un buon assist-man.

 

Ciò che sorprende di più del giocatore però non è tanto il suo (ottimo) bagaglio tecnico, quanto la sua capacità d’inserimento senza palla. I suoi tempi di incursione sono veramente eccellenti e ciò, assieme ad un tiro mediamente potente e molto preciso, fa di lui un finalizzatore di buon livello. A livello attitudinale Coronado è un giocatore con buona personalità e ciò lo porta ad eccedere talvolta nella ricerca della giocata ad effetto. Un aspetto su cui invece può e deve migliorare è quello della concentrazione nell’arco dei 90’. Pur avendo un buon temperamento e anche spirito di sacrificio, il brasiliano tende a prendersi qualche pausa scenica di troppo durante le partite. Giocatore ampiamente rodato per la categoria, Coronado rappresenta senza dubbio un innesto di spessore per l’attacco del Palermo.

 

In un contesto come quello della Serie B degli ultimi anni, molto fisico e poco prodigo di talento, il brasiliano ha dimostrato di poter fare la differenza: se dovesse riuscire a trovare subito la sua dimensione nel gioco (nelle intenzioni propositivo come quello attuato a Pordenone) di mister Tedino potrebbe veramente disputare una stagione da protagonista assoluto.