«Diritto alla critica sacrosanto ma solo per chi combatte»

«Diritto alla critica sacrosanto ma solo per chi combatte»


Parla Dario Mirri.
Il presidente del Palermo, presente all’evento organizzato dalla Lega Pro per far conoscere i valori trasmessi dal Beato Acutis, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti per parlare della brutta sconfitta di Foggia, del problema trasferta della compagine rosanero e della cessione societaria:

 

“Sono il più arrabbiato i tutti visto il ruolo che ho. Sono molto arrabbiato come lo è qualsiasi tifoso, come lo è Silvio Baldini e come lo sono i giocatori. Dobbiamo alzare la testa, c’è poco da commentare. Quando si perde si va avanti, ci si rialza e ci sono poche alternative. E’ inutile parlare, servono i fatti”.

 

PROBLEMI IN TRASFERTA
“La squadra credo che in casa abbia fatto sempre abbastanza bene, io vorrei vincere sempre e non sono soddisfatto di qualsiasi ris/

    /tato che non sia la vittoria, a noi tifosi interessa solo vincere. E’ chiaro che fuori casa c’è una fragilità probabilmente caratteriale perché anche ieri non credo che sia stata una differenza tecnica, la squadra ha avuto tante occasioni da gol. Non bisogna arrendersi perché chi si arrende perde senza combattere, siccome noi dobbiamo combattere chi vuole farlo sta con noi e alla fine si può vincere”.

     

    TIFOSI
    “Ogni sconfitta fa male al morale e alla classifica, la guardiamo tutti noi tifosi. Il morale si risolleva, vogliamo combattere come i ragazzi che ieri hanno sostenuto la squadra a Foggia così come i cinquemila tifosi che vengono ogni domenica. La quinta città italiana in questo momento esprime cinquemila tifosi, li vorrei ringraziare uno per uno e abbracciarli. C’è un sostegno che parte dagli /

      /tras puri che devono trascinare tutti gli altri, credo che il diritto alla critica sia sacrosanto per chi combatte, per chi non combatte e sta a casa, guarda Sky e aspetta le strisciate non si ha questo diritto, se non si combatte non si può neanche criticare”.

       

      CESSIONE
      “N/

        /la di particolare, si sta continuando a lavorare tra mille ostacoli e contenziosi. L’obiettivo è quello di combattere per arrivare ad un ris/
          /tato, il Palermo esiste ed esisterà a prescindere da Mirri. Quello che abbiamo iniziato è solo l’avvio di un processo virtuoso, sempre però con la voglia da parte di tutti di fare anziché demolire”.