«Quel gol contro il Catania e il boato del Barbera». Maniero a FP

«Quel gol contro il Catania e il boato del Barbera». Maniero a FP

«È stata una stagione positiva. Siamo arrivati ad un passo dalla promozione in Serie A e io sono andato in doppia cifra. Il ricordo più bello è proprio la partita in casa con il Catania».

 

Con queste parole l'ex attaccante del Palermo Pippo Maniero inizia a ricordare la sua stagione in Sicilia. È stata l'occasione in cui aprire la porta dei ricordi con la maglia rosanero a partire proprio dalla sua rete nel derby contro il Catania.

 

«È una delle partite che mi è rimasta più in mente di tutta la carriera. Ricordo la passione dei tifosi, una Favorita strapiena e l'entusiasmo della gente accentuato ovviamente dallo spettacolo della partita». 

 

CONTINUA

«Ricordo molto bene il mio gol in quel match come se fosse ieri. C'è stata una carambola in area, la palla è arrivata verso di me e sono riuscito a metterla in rete anticipando il portiere. Il mio è stato il tre a due in una partita equilibrata. Pensavo fosse il gol della vittoria, poi purtroppo è arrivato il pareggio di Oliveira. Ho ancora in mente il boato del Barbera quando ho realizzato la mia rete, qualcosa di fantastico. Una di quelle sfide che ricordi per tutta la vita come se fosse ieri».

 

QUEL PALERMO E ZAMPARINI

«Quando sono arrivato non c'era neanche l'ombra di tutto quello che poi sarebbe accuduto tanti anni dopo. Posso soltanto parlare bene di Zamparini: è stato il mio presidente per quattro anni a Venezia e poi uno a Palermo. Sono arrivato in Sicilia per volontà sua. Dal punto di vista calcistico un presidente come lui lo vorrei sempre, gli sono grato. Anche in Sicilia basta vedere i risultati che ha raggiunto portando i rosanero prima in Serie A e poi anche in Europa. Per quanto concerne quello che è successo dopo conosco poco, quindi preferisco ricordare la mia esperienza».

 

IL PRESENTE

«Palermo è una di quelle realtà che dopo il baratro del fallimento tenta di risalire nonostante le difficoltà economiche. Chiaramente una piazza come quella rosanero è abituata ad un altro palcoscenico, di conseguenza ci può stare che sia scontenta». 

 

INFINE, L'AUGURIO 

«Sinceramente mi dispiace tanto e spero con tutto il cuore che il Palermo possa tornare dove meriti anche se sicuramente sarà difficile. Chiudo dicendo che ricordo con tanto affetto il calore della gente e ricambio con lo stesso sentimento».