Mercato Palermo: si poteva fare di più. Molte incognite tra difesa e attacco

Mercato Palermo: si poteva fare di più. Molte incognite tra difesa e attacco

Si è chiuso alla mezzanotte di ieri il calciomercato del Palermo, è dunque il momento di provare a tracciare un bilancio dell’operato svolto dal direttore Morgan De Sanctis, prima che l’unico vero arbitro – il campo – dia il suo verdetto. La sensazione, comunque, è che si sarebbe potuto (e forse dovuto) fare di più.  

In porta è andato via Pigliacelli dopo una stagione in chiaroscuro costellata dalle critiche, e sono arrivati Gomis (che sfortuna) e Sirigu. Quest’ultimo avrà il compito di far crescere con tranquillità Desplanches, su cui si riversano tutte le speranze rosanero vista la giovane età.  

La difesa è probabilmente il reparto che più di tutti presenta delle incognite. Partiamo però da quello che sembra il punto forte della retroguardia, ovvero la fascia destra: la coppia composta da Diakitè e Pierozzi è certamente di alto livello. Al centro della difesa, ad oggi, non si può dire quale sarà la coppia titolare: si spera che l’ultimo arrivato, Baniya, possa diventarne il leader. C’è da capire se Lucioni sarà integro fisicamente, e c’è da capire se Nikolaou e Ceccaroni sapranno rilanciarsi dopo l’ultima stagione negativa. A sinistra c’è il solo Lund, e questa è la più grave lacuna in rosa. Peda e Buttaro potranno dare una mano? Ad oggi è presto per dirlo. Di certo la potrà dare Nedelcearu, come riserva. Infine, hanno salutato Graves, Marconi e Aurelio.  

Il centrocampo è il reparto di punta della squadra. Sono andati via Henderson, Coulibaly e Stulac (tutti deludenti) e sono arrivati Blin e Verre: due garanzie assolute. Inoltre, è stato molto importante riuscire a trattenere i top del reparto come Segre, Gomes e Ranocchia. Vasic, che è l’unica incognita, è chiamato a far vedere il suo valore al secondo anno di serie B. E Saric? La sua posizione è da chiarire, ne sapremo di più nell'immediato futuro.

Anche in attacco le incognite non mancano. Partiamo però dalle punte centrali: Brunori-Henry è un duo di altissimo spessore, senza dubbio. La catena di sinistra vede Di Francesco e Di Mariano: entrambi vengono da una stagione con più ombre che luci, dovranno fare di più, specialmente il palermitano che non è mai riuscito ad andare in gol nel campionato scorso. A destra si è deciso di confermare Insigne, che sta dando segnali di risveglio, ed è arrivato il francese Le Douaron: sulla carta è un grandissimo colpo, c’è solo da capire dove verrà schierato. In organico si è aggiunto anche il giovane Appuah, che però a detta di Dionisi non è ancora pronto, non è ad oggi chiaro quanto potrà incidere e in quale posizione. Vedremo, infine, se l’assenza di una terza punta alla lunga peserà (il già citato Le Douaron potrebbe ricoprire anche questo ruolo in caso di necessità).

Insomma, dopo la stagione scorsa, molto deludente, forse ci si aspettava più “rivoluzione”, specialmente nel reparto arretrato. Molti sono stati confermati, chi è arrivato è di certo meglio di chi è partito, ma basterà per la Serie A? Ci sono contendenti molto attrezzate, servirà anche un grande lavoro di mister Dionisi.