Brunori non trova il gol, ora deve recuperare il suo istinto da bomber, Palermo ne ha bisogno

Brunori non trova il gol, ora deve recuperare il suo istinto da bomber, Palermo ne ha bisogno

Matteo Brunori, autentico trascinatore del Palermo negli ultimi tre anni dal punto di vista dei gol realizzati, dopo quattro giornate di campionato e un match di Coppa Italia, è ancora a secco. Due reti soltanto, prima Insigne poi Di Mariano, entrambi subentrati a match in corso, per il Palermo oggi peggior attacco della Serie B: l'assenza, dal punto di vista realizzativo, del suo capocannoniere non è certamente un motivo da sottovalutare.

Si può provare a ragionare diversamente sul digiuno del capitano del Palermo: innanzitutto, non è questa una vera e propria novità. Già tre volte su 4 nelle stagioni disputate in rosanero, Brunori non ha siglato alcun gol nelle prime giornate. In Serie C, l'italo-brasiliano ha trovato il gol (il suo primo in maglia rosa) alla quinta di campionato, di testa contro il Monterosi; nella passata stagione, le prime reti (la tripletta del 'Penzo' di Venezia) sono arrivate soltanto al settimo gettone (dopo 6 partite di campionato e il turno di Coppa contro il Cagliari). Soltanto nella prima stagione di Serie B, due anni fa, Brunori aveva subito esordito con 3 gol in Coppa Italia nel turno preliminare di Coppa Italia (contro la Reggiana) e due reti nelle prime tre giornate tra Perugia e Ascoli.

D'altra parte, il Palermo ha cambiato il suo approccio tattico alle partite. La costruzione del basso è più insistita che con la gestione Corini, la squadra arretra nel baricentro e Brunori è costretto a non potere giocare in profondità ma a giocare di sponde come una sorta di centravanti-boa. A dire il vero, non è questa la sua migliore caratteristica e non casualmente tra Cremonese e Cosenza l'impatto di Henry si è rivelato più funzionale.

A onor del vero, Brunori ha contribuito concretamente per il gol-vittoria contro la Cremonese, poiché da una sua giocata è stato avviato il contropiede mortifero firmato Di Francesco - Insigne. Anche contro il Cosenza, Brunori ha giocato molto per la squadra ma è mancato nel momento decisivo, quello che più lo caratterizza, ovvero la finalizzazione.

Tra fine primo tempo e inizio secondo, Brunori ha avuto prima una palla-gol molto importante e poi un'altra situazione a lui congeniale. Il risultato è stato purtroppo quello di un tiro fuori e di un altro ben parato da Micai. In questo momento, il capitano manca dell'istinto killer dell'attaccante e di quella freddezza che ha spesso avuto in passato. Si può discutere all'infinito su possibili ragioni extracampo, ma da solo contro il portiere conta soltanto il momento. Brunori ha quasi avuto paura di far gol, conscio della situazione decisiva a metà gara col Palermo in svantaggio. Capita a tutti gli attaccanti di vivere momenti complicati e anche Lautaro Martinez in queste prime giornate sta cercando spasmodicamente ma invano la via della rete, mentre il suo compagno di reparto Thuram è già a quattro gol. Questo è solo un esempio illustre, ma sarebbe possibile fornirne moltissimi altri.

Quel momento arriverà. Forse, capitan Brunori ha bisogno soltanto del gol che possa sbloccarlo, Dionisi spera che arrivi già contro la Juve Stabia. D'altronde, le fortune del Palermo devono passare dal suo miglior realizzatore, il secondo (per adesso) nella storia del club.