Lupo: «I tifosi al Tenente Onorato? Abbiamo riportato normalità»

Il ds rosanero al Tenente Onorato

Lupo: «I tifosi al Tenente Onorato? Abbiamo riportato normalità»

Parla il direttore sportivo Lupo, a poche ore dal match tra Palermo e Foggia. Ecco le sue parole:

«Outsider nella corsa alla promozione? E’ possibile, il Parma si è rinforzato, c’è il Bari, il Cittadella, la Cremonese. E mancano 18 partite che sono tante. L'offerta per Nestorovski? La proposta era concreta. Noi ci saremmo privati di lui solo in presenza di un’offerta faraonica e il giocatore non voleva muoversi. Lo stesso Rispoli ha riavuto offerte dalla A. Questa credo sia una medaglia che la società può attaccarsi al petto: non abbiamo stravolto l’intelaiatura. La Gumina? Non credo sia una scommessa, lo vedo e si allena bene, sta dando segnali di certezza. Con Nino ho parlato all’inizio del mercato e gli ho assicurato che sarebbe rimasto con noi, perché è forte. Non ci sono gerarchie, spetta a lui dimostrare di essere all’altezza e lo sta dimostrando. Sul piano dell’impegno e dell’applicazione fa delle cose che gli fanno onore. Il pubblico? Lo auspichiamo sempre. In parte siamo riusciti a non allontanare chi dalla prima di campionato ci segue. Già ieri abbiamo avuto delle risposte all’apertura dei botteghini e questo testimonia l’amore che c’è per questa squadra. Noi in campo dobbiamo continuare a dare la nostra risposta per essere all’altezza di questo amore che la tifoseria ci sta dimostrando».

 

«Murawski? Abbiamo sempre detto che questo è un organico che dà tante soluzioni. L’apporto di Murawski è stato importantissimo, poi ha avuto una flessione dovuta a problemi muscolari. Credo che la forza di questa squadra sia stata proprio la possibilità di scegliere che il tecnico ha avuto. Lui come Gnahoré sono stati schierati ed hanno fatto bene. Ma bisogna giocare in 11 e noi abbiamo la fortuna di averne altrettanti all’altezza. Questa è sempre stata la nostra arma vincente.

Nestorovski-Trajkovski? Chiederei a tutti gli allenatori di B quanti vorrebbero avere una coppia con questa qualità qui? Abbiamo preso Moreo per dare un’ulteriore opportunità a Tedino».

 

«I tifosi domenica al Tenente Onorato? DI base c’è l’amore della tifoseria per la maglia e per la società. Anche la contestazione di luglio era amore. In questi sei mesi, forse siamo riusciti a ripristinare una situazione di normalità che gli stessi protagonisti dell’anno scorso forse non si aspettavano: il dialogo tra presidente, ds e tecnico che si confrontano, una squadra che si allena senza prime donne, sempre con l’atteggiamento giusto. Questa è la normalità di una società e in questi sei mesi c’è stata. Serviva questo per riportare serenità. Grande merito va anche a Zamparini che ha avuto grande fiducia in noi e di qusto voglio ringraziarlo. Anche nel mercato c’è stata tanta libertà. L’incontro con il patron? E’ stato un incontro normale, tra un presidente che voleva capire il significato del ko, un tecnico ed un ds che hanno dato la loro valutazione. La dialettica nasce proprio dal confronto tra opinioni diverse. In questi mesi, invece, c’è stata questa serenità di esporre le proprie posizioni, sempre ribadendo la fiducia nell’operatività di ognuno di noi. E’ normale che il preisdente dica la sua anche su chi va in campo. Ma poi sceglie l’allenatore. E’ un dialogo sereno».

 

«Difesa da Serie A? Adesso guardiamo la partita col Foggia. La squalifica di Struna ci impone di cambiare qualcosa. Speriamo, a maggio, di valutare la difesa per la A».

 

«Se c’è il rischio di perdere alcune certezze? E’ vero che non abbiamo avuto spesso problemi di risultati, ma all’inizio ci sono stati momenti particolari, ed invece abbiamo mantenuto questo equilibrio. Non solo Zamparini, qualsiasi presidente di fronte a risultati negativi può perdere la serenità. Noi, sia io che Bruno, sappiamo bene quali sono le dinamiche di questo mondo. Portiamo avanti le nostre idee con estrema serenità. Arriviamo al match col Foggia con la stessa carica e la stessa voglia di reagire avuta dopo i k.o. con Novara e Cittadella. A volte siamo troppo sicuri di noi stessi e probabilmente i quattro gol di Empoli ci sono serviti. Vedo una squadra che vuole riscattarsi dopo una prestazione non così negativa. A loro è riuscito tutto, a noi niente. Basta vedere le statistiche del match. L’Empoli ha giocato una partita ineccebile e noi no, questa è la differenza».