Lo striscione Almaviva non è una bomba

Salvo Seggio

Lo striscione Almaviva non è una bomba

Almaviva è un'azienda italiana di call center, che occupa oltre 15.000 lavoratori solo in Italia (oltre 5000 a Palermo, tra lavoratori a tempo indeterminato e precari), molti dei quali rischiano il licenziamento. Abbiamo chiesto di poter esporre allo stadio Barbera un pacifico e umanissimo striscione di solidarietà (come del resto hanno fatto i colleghi napoletani) e ci dispiace constatare che a noi è stata negata tale possibilità, mentre c'è chi ha portato all'interno dello stadio qualunque cosa (petardi, fumogeni, oggetti contundenti...). C'era scritto semplicemente #siamotuttialmaviva.
Volevamo un po' di visibilità, perché la nostra occupazione é messa in pericolo. L'azienda ha dichiarato che intende licenziare quasi 3000 persone di cui 1670 solo a Palermo.
Abbiamo cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica al dramma che potrebbe consumarsi a breve su un territorio dove non ci sono alternative per chi perde il lavoro.
Volevamo solo entrare un pacifico e umanissimo striscione allo stadio. Ma non c'è stata data la possibilità.
L'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è un paio di foto, alla fine degli allenamenti, con alcuni giocatori del Palermo che si sono prestati a mettere la propria faccia a sostegno della nostra causa. Per ciò li ringraziamo, ma serve un impegno da parte di tutti, magari un po' di elasticità in più a favore di una giusta causa.