Inter-Palermo 1-1: sopresa rosanero, va bene così

Tra lo stupore e i demeriti dei nerazzurri, Ballardini strappa un punto d'oro alla Scala del Calcio.

Inter-Palermo 1-1: sopresa rosanero, va bene così

 

Ci stavano per riuscire Rispoli, Sallai, Aleesami e Gazzi. Lì dove non ce l’avevano fatta Toni, Zauli, Cavani, Miccoli e Pastore. A un passo dalla storia, il Palermo, che lascia San Siro con un prezioso 1-1 contro l’Inter e sfiora la prima vittoria di sempre in casa dei nerazzurri. La classifica dei rosa si sblocca con un punto che ha un grande peso specifico. Con Icardi a pareggiare il gol di Rispoli e soprattutto con il carattere di un gruppo modesto qualitativamente ma che dà il massimo pallone su pallone. L’organizzazione per supplire alle proprie debolezze: Ballardini ha instillato l’idea nel suo Palermo.

Spavaldo e lucido, attento e coeso. Il primo tempo dei rosa è quello di una squadra in cui ognuno sa bene che compito svolgere. Nulla di eccezionale, ma basta per irretire per mezz’ora un’Inter ancora parecchio appannata. Tant’è che è di Goldaniga l’occasione più chiara dei primi minuti: dimenticato dalla difesa nerazzurra, dimentica anche lui la freddezza sottoporta e manda fuori il possibile 0-1. Il voltaggio dell’Inter è basso, per poco più di metà frazione, dunque Gazzi può agire da regista difensivo e smistare, quando può, sugli esterni. Specie a sinistra, dove Aleesami piazza un’altra prova di conferma delle proprie doti. La prima a San Siro non spaventa lui e gli altri esordienti. Certo, l’Inter poi viene fuori. Perisic e Kondogbia combinano forza e qualità e i rosanero ci mettono del loro con degli errori sulle marcature a zone nelle palle inattiva. Risultato, nel finale di tempo Inter vicina al vantaggio in almeno quattro occasioni (Medel, Perisic, Miranda e Murillo) ma Posavec in qualche modo si salva sempre. Insomma, il finale è in sofferenza per meriti nerazzurri. 

Eppure il meglio, in salsa rosa, è lì lì per arrivare. Grazie a Rispoli. O forse a Santon: perché la deviazione del nerazzurro sul tiro di Rispoli è la fotografia del vantaggio del Palermo. Avanti a San Siro, come ai bei tempi, con il primo gol in A dell’esterno destro rosanero. Una fotografia nitida, chiara, ancor più lucida perché raramente lo scatto ha colto immobile e impotente un portierone come Handanovic. Da immagine di copertina, da pioggia di “like”. La partita diventa ufficialmente di chiusura e ripartenza, per il Palermo. Con Sallai (che talento, ‘sto ragazzino) per Quaison, ko per un problema muscolare.

Via, dunque, a un’altra partita, di ansia e sofferenza. Icardi, “alla Goldaniga”, spreca di testa su punizione davanti a Posavec. Ma uno come lui fallisce una volta sola. Come Paganini, lui non ripete. Pareggia l’argentino, su cross di Candreva. La gara fornisce un altro elemento di analisi per Ballardini: dietro c’è da lavorare, specie su marcature e inserimenti aerei. Ma il finale scorre con un solo grande sussulto, un destro di poco alto di Candreva. Ed è così che a quattro anni e mezzo di distanza dall’ultima volta, il Palermo torna a far punti in casa dell’Inter. Con un gran bel punto per ripartire, con fiducia e speranza, in attesa dei Diamanti del mercato.