Ieri sera si è disputata Pescara-Fiorentina, una gara che i viola hanno vinto 1-2, rimontando il gol iniziale della squadra abbruzzese. Chi ha dato un'occhiata alla partita trasmessa in televisione, avrà notato che il Pescara non indossava la sua solita maglia biancazzurra, ma era sceso in campo con una maglia a strisce bianco rosse.
Il club ieri, qualche ora prima della gara, aveva annunciato ufficialmente che la decisione di giocare in biancorosso era per celebrare il 40° anniversario del gemellaggio con il Vicenza. Però non si può non prendere atto di una strana coincidenza che potrebbe legare la scomparsa del biancazzurro al durissimo comunicato stampa diffuso ieri mattina dai tifosi della curva nord, i 'Pescara Rangers', in cui chiedevano alla società di non far indossare più la prima maglia alla squadra di Oddo.
«Da oggi in poi la nostra presenza sarà solo ed esclusivamente per la città, per i nostri colori, per la nostra maglia. A proposito: per la nostra maglia, che ha più di 80 anni di storia, basta umiliazioni. Da qui alla fine della stagione non indossatela più. Non siete degni di rappresentarla », è il passaggio clou della nota dei Rangers, che prosegue così: «Era difficile fare peggio di 4 anni fa, noi ci siamo riusciti. Le colpe sappiamo a chi attribuirle: una società incapace di essere tale, giocatori mercenari e inadeguati, un “direttore sportivo” inesistente, un allenatore arrogante e snervante, degno figlioccio del suo “presidente”, se si può chiamare tale, presuntuoso e incapace pure di mettere in discussione un allenatore che in 22 partite non ha mai vinto».
Vedremo nel proseguo del campionato come si evolverà questa querelle, ma è quantomeno curioso notare che, senza conoscere i particolari, si potrebbe attribuire la paternità di questo comunicato anche a qualche gruppo di ultras rosanero, considerando che in esso sono rappresentate situazioni attribuibili sia al Pescara che al Palermo.