Forza Palermo!

Forza Palermo!

Ci siamo.

Dopo poco più di due mesi dall’inferno di Frosinone, si riparte.

C’è la rabbia nascosta sotto la cenere ma pronta a divampare; c’è il rammarico, perché anche quest’anno dopo la parola Serie c’è la lettera B; c’è il timore di dover assistere, di nuovo, ad una stagione di grandi illusioni, occasioni sprecate, rimpianti e delusioni; e la speranza che non sia così, che il rosa abbracci il nero fino a nasconderlo.

 

Ci siamo.

Ci sono i tifosi, sempre presenti, partiti alla volta di Salerno, là dove il 18 maggio scorso si sono infrante, seppur con una vittoria, le residue speranze di promozione diretta.

 

IL PROGRAMMA DELLA SECONDA GIORNATA DI SERIE A

 

C’è Bruno Tedino con un Palermo rinnovato, se non altro diverso, che avrà pure qualche lacuna da colmare, ma non si può dire sconfitto in partenza.

C’è qualche volto nuovo, alcuni ritorni, diversi scontenti (da accontentare).

Ci sono ferite profonde da rimarginare, strappi ampi da ricucire, entusiasmo perduto da ritrovare.

C’è un nuovo presidente ed una vecchia proprietà; un’altra cordata (anzi due) pronta a rilevare il club e lo stesso muro di sempre da valicare.

 

Ci siamo.

Ci sono le polemiche di sempre, le proteste, i fedelissimi e quelli che la fede l’hanno persa; c’è la voglia di voltare pagina che fa a botte con la paura di fare un salto nel vuoto.

 

Soprattutto, un passo avanti, un passo oltre, c’è il Palermo pronto a ricominciare.

Allora c’è un solo grido ed una sola voce: forza Palermo!