Folate svedesi per riscaldare il Palermo

Quaison e Hiljemark, due scandinavi rilanciano il Palermo mentre in campo e fuori soffia il vento dell'Est.

Folate svedesi per riscaldare il Palermo

Ci sono un macedone, un croato, un bulgaro, uno sloveno, un serbo e un allenatore argentino adesso affiancato da un picciotto di Pallavicino. C'è mezzo mondo e nel momento in cui si doveva vincere per forza sono scesi in campo due svedesi, uno biondo, l'altro no, 45 anni in due e un futuro che nelle proiezioni appare interessante. Quaison e Hiljemark domenica hanno dato la spinta al Palermo. Il primo gol l'ha segnato Robin su passaggio di Oscar, il secondo ha visto invertire i ruoli senza cambiare l'esito. Palla in rete, felicità collettiva, senza confini.

Quaison aveva trovato spazio e consensi nella parte finale della scorsa stagione, poi li ha persi sia con Iachini che con Ballardini. Schelotto sembra voglia metterlo nel suo tridente d'attacco. L'esterno è rapido, sa accelerare e può essere il supporto giusto per Gilardino e per Vazquez.

Hiljemark ha già segnato quattro gol. Milan, Napoli e due squadre inglesi lo seguono tanto da far ipotizzare al procuratore una cessione a giugno.

Due svedesi cercano la consacrazione a Palermo, hanno già vinto l'Europeo under 21 con la loro nazionale e ora vogliono provare a conquistare un posto anche agli Europei dei grandi, in Francia, tra qualche mese. Hiljemark ha molte più possibilità, ma per Quaison adesso che si sono parte le porte della formazione titolare può esserci una speranza.

Intanto, a Palermo, ci sono uno sloverno, un macedone, un serbo, un croato e un ungherese e anche due svedesi che riscaldano l'ambiente. Sembra una cosa strana, ma  non è una barzelletta. E' solo una bella storia.

 

Il testo è tratto da un servizo di Alessandro Amato andato in onda ieri a TgMed Sport (canale 13).

Nella foto di Pasquale Ponente gli svedesi dopo il gol di Quaison.