Dignità in campo. Chi non ha più voglia si accomodi fuori

Si può anche scendere in B, ma Palermo non merita di essere umiliata ancora

Dignità in campo. Chi non ha più voglia si accomodi fuori

 

Possiamo ragionevolmente e civilmente dire basta? Basta a questo scempio, basta a questa stucchevole pantomima, basta a queste gare che vogliono spacciarci per partite di pallone. 

 

Nemmeno nei cortili di un oratorio si è mai vista una squadra in campo di così rara bruttezza. Responsabilità di chi ha costruito questa rosa, sostenendo di avere allestito una squadra da metà classifica, ma non solo.

 

Questi calciatori stanno di settimana in settimana dimostrando di non avere un briciolo di amor proprio; domenica dopo domenica offrono prestazioni che nulla hanno a che vedere con il gioco del calcio, coperti probabilmente dal facile alibi che tanto la colpa è di qualcun altro e contando sulla distrazione di massa dovuta all'imminente cambio societario.

 

E mentre fanno ancora discutere le carissime mediazioni pagate dal Palermo calcio alla triade dei consulenti slavi, l'indignazione sale e rischia di tracimare

 

Che ognuno sin da stasera si prenda le proprie responsabilità ed agisca di conseguenza. Lopez rifletta sui proclami che fa da qualche settimana, relativi agli uomini veri da mandare in campo, ai quali nessuno più crede, mentre i giocatori facciano un esame di coscienza sul rispetto che dovrebbero portare verso questa maglia; perché che siano scarsi è sotto gli occhi di tutti, ma che abbiano smesso di impegnarsi da tempo pure.

 

Chi non ha più voglia si accomodi fuori. Forse resteranno la formazione primavera o quella degli allievi, ma almeno si perderà con dignità. Perché si può anche scendere in B, ma Palermo non merita di essere umiliata ancora cosí.

 

Cettina Pellitteri