De Zerbi: «Zamparini corretto e rispettoso del mio ruolo». Ma fino a quando?

L'allenatore rosanero in una intervista afferma che con Zamparini ci sono ottimi rapporti. Sarà ancora così se dovessero andare male le partite della prossima settimana?

Intervistato nelle trasmissioni di approfondimento al temine di Roma-Palermo, l’allenatore rosanero Roberto De Zerbi, ha commentato così la pesante sconfitta subita all’Olimpico contro i capitolini: «Il gioco che facciamo è praticamente obbligato dalle caratteristiche dei giocatori, non abbiamo contropiedisti. Dobbiamo per forza portare avanti la palla con il fraseggio, per provare ad innescare i nostri attaccanti che sono bravi in area. Questa sera ricordiamoci che giocavamo con la Roma, non era una partita facile, ma si poteva avere un atteggiamento diverso. Noi in calo? Con la Samp vincevamo 1-0 fino al 94?, in altre occasioni abbiamo trovato squadre nettamente più forti di noi. Col Torino abbiamo giocato bene, meglio sicuramente rispetto a questa sera. Ora pensiamo alla partita con l’Udinese che è molto importante». Quando gli è stato chiesto se adesso teme le ire di Zamparini ha detto: «Sono sincero, finora è stato perfetto con me, il presidente non si è mai intromesso, abbiamo un bel rapporto. E’ stato corretto e rispettoso del mio ruolo. Anche perché ne abbiamo parlato quando sono venuto, sapevo che c’erano delle difficoltà. Questa squadra ha un potenziale importante ma è chiaro che tra il potenziale e la realtà c’è differenza. Con tanti ragazzi di 19-20 anni diventa difficile a volte tirare fuori questo potenziale. Quando uno è alla prima esperienza vera da calciatore ci sta che manifesti dei limiti». Fin qui De Zerbi, ma sarà ancora così se nella prossima settimana qualcosa non dovesse andare per il verso giusto?  I due incontri in programma contro l'Udinese al Barbera e il Cagliari in trasferta saranno a nostro avviso quelli decisivi. Saranno due prove senza appello nelle quali sarà tassativo fare punti. Perchè, avendo  alle spalle due partite perse, sarebbe già pesante se dovesse arrivare la terza sconfitta, figuriamoci una quarta... Pochi allenatori sono riusciti a resistere sulla panchina rosanero dopo quattro sconfitte consecutive: ricordiamo una volta Iachini, un'altra volta volta Sannino, ma avvenne quando il Palermo era già retrocesso. Auguri mister, sia per lei che per il Palermo, perchè potrebbe avvenire che il presidente non  continui più ad essere "corretto e rispettoso del suo ruolo" come lo è stato fino ad adesso...