Cessione Palermo, facciamo finta che...

Contatti, lettere d'intenti, progetti futuri. Arriva il vento di una nuova telenovela a soffiare sulla calda estate rosanero

Cessione Palermo, facciamo finta che...

 

Adesso auguriamoci che non si rimettano in piedi spavalde emulazioni del circo Togni in salsa mediatica, o teatrini postcontemporanei fatti di millemila parole british e progetti visionari oltre le più rosee immaginazioni.

 

Facciamo finta che in passato nessuno sia arrivato qui al solo scopo di guadagnare visibilità con in una tasca una lettera d’intenti ben infiocchettata per acquisire il Palermo calcio; nessun rappresentante di grandi (e sempre sconosciute) cordate e grossi (e sempre sconosciuti) fondi d’investimento d’oltreoceano che abbia beneficiato di un po’ di pubblicità gratuita; insomma, fingiamo che non ci siano precedenti curiosi in questa infinita narrazione sulla cessione del club rosanero, che ieri ha aggiunto un nuovo capitolo alle folte pagine del libro con la notizia lanciata dal Giornale di Sicilia su una nuova cordata americana che si sarebbe proposta al patron Zamparini per intavolare una trattativa.

 

Si tratta di un gruppo statunitense che avrebbe già avviato i contatti con il patron rosanero, investitori ben informati sui conti della società e pronti ad acquisire le quote. Se siano interessati ad un ingresso graduale, rilevando soltanto una percentuale da Maurizio Zamparini, non è informazione nota. Ed è comunque troppo presto per captare segnali di sviluppi tangibili da un’operazione che, al contrario rispetto agli ultimi chiacchierati contatti con rappresentanti di fondi d’investimento - tutti “a stelle e strisce” -, si preannuncia silenziosa e priva di coup de théâtre, dunque senza nomine frettolose, sorrisi a favor di camera e strette di mano istituzionali in pompa magna.

 

Anche perché il Palermo un presidente ce l’ha già e si chiama Giovanni Giammarva, che questa mattina ha ribadito la volontà del patron di cedere il club, svelando il nuovo ruolo di Zamparini in società: «Il consiglio di amministrazione, considerata la sua notevolissima esperienza e conoscenza del calcio italiano e internazionale, ha ritenuto di nominarlo tecnico relativamente alle attività sportive» ha detto al Giornale di Sicilia.

 

Si dovrà aspettare qualche settimana, se non qualche mese, dunque, per conoscere ulteriori dettagli di quello che, con ogni probabilità, sarà l’argomento forte della calda estate rosanero. Si va per stagioni: con Paul Baccaglini ci fu una maledetta primavera, con Frank Cascio un autunno grigio.

E l’obiettivo resta sempre uno: uscire indenni dal lungo inverno.