Carli chiarisce: «Non ce l'ho con Zamparini, ma...»

L'intervista all'ex direttore sportivo dell'Empoli.

Carli chiarisce: «Non ce l'ho con Zamparini, ma...»

Hanno sollevato più d’un dubbio le dichiarazioni rilasciate ieri da Marcello Carli a TMWRadio.

L’ex ds dell’Empoli ha risposto in merito alla possibilità di approdare a Palermo per assumere la direzione sportiva del club rosanero: «La condizione fondamentale era l'assenza di Zamparini - ha affermato Carli - perché lui non ha bisogno di un direttore sportivo. All'inizio pensavo potesse andare tutto bene, ora sono uscite fuori le ultime notizie e si è creata tanta confusione. Ho ringraziato e chiuso la vicenda, non è il mio modo di fare calcio».

E qui si genera il cortocircuito: perché il 20 giugno la società del Palermo, tramite comunicato sul sito ufficiale, ha annunciato la ratifica dell’accordo per il passaggio di proprietà del club da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini, che dal 30 giugno sarà proprietario del 100% del club tramite la YW&F Global Limited.

 

Carli, che nelle ultime settimane ha incontrato con frequenza Paul Baccaglini, non ha ricevuto le garanzie richieste. Una su tutte, chiarezza dal punto di vista societario, come ribadisce ai nostri microfoni: «Non ho detto che Zamparini non ha bisogno di un ds. Ho detto che con Baccaglini s’era parlato e che sarei venuto a Palermo solamente se ci fosse stata chiarezza e con lui come figura predominante, perché con Zamparini, viste le due ultime annate in cui ha cambiato tre direttori e tutto il resto, sarebbe stato difficile poter fare calcio».

 

Dalle motivazioni del rifiuto di Carli si deduce che Zamparini avrà ancora un ruolo forte all’interno della società: «No, il problema è che è venuto fuori che per questo passaggio ci vuole ancora del tempo. E nel frattempo Zamparini si è mosso, ha preso l’allenatore e ha fatto altre scelte. Ma sia chiaro: non ce l’ho con Zamparini, che è stato un grande presidente. Ma è un modo di far calcio che secondo me fa fatica a far esprimere altra gente sotto».

 

Ma dal 1 luglio, sarà Paul Baccaglini il proprietario del Palermo. Carli lascia la porta socchiusa? «In questo momento, per il Palermo il punto è ritrovare quella compattezza d’ambiente e quell’alchimia che permettono di fare risultati nel calcio. Ci vuole chiarezza, ed in questo momento la chiarezza è questa: Zamparini ha la gestione tecnica. C’è un problema di serietà e di immagine. Io ho parlato con Paul e con l’allenatore che avevamo in mente, Oddo. Era una bella idea, ma anche per Oddo, se poi si legge che Zamparini ha scelto un altro profilo, non era una situazione facile. Io non ho rifiutato una proposta di Zamparini. Ho parlato con Baccaglini, che è un ragazzo con idee ed entusiasmo e mi ha fatto un’ottima impressione, ma difficilmente si può fare calcio se non c’è una linea di serietà».

 

La scelta di Zamparini è adesso ufficiale: Bruno Tedino sarà il nuovo allenatore rosanero, Fabio Lupo il nuovo ds. Carli conosce e stima entrambi: «Ho seguito Tedino ed è un buonissimo allenatore. E anche Lupo, un professionista serio. Le scelte di Zamparini sono ottime, ma è importante fare esprimere questa gente al massimo. Ho letto che l’ex presidente ha parlato di Tedino come il nuovo Sarri. Per me lo può essere, ma non sono così convinto che Sarri con Zamparini sarebbe diventato quello che è diventato. Ad Empoli aveva fatto tre punti in nove partite, eravamo ultimi. Ci vuole tempo, saper supportare l’allenatore anche nei momenti difficili».

 

E pare che ci vorrà tempo anche per definire la situazione societaria del Palermo, oggi diviso tra due presidenti: «Io credo che Baccaglini sia una persona seria e che stia veramente cercando di prendere possesso della società. Per questo va supportato e gli va data fiducia.

In questo momento – conclude Carli – per far sì che tutto funzioni, è necessario che sia lui a metterci la faccia, che si esprima e che sia lui a portare avanti le cose».