Ballardini: "Voglio giocatori motivati, c'è malcontento precedente. Serenità per il bene comune"

A due giorni dal match contro l'Atalanta il tecnico dei rosa Ballardini, visibilmente nervoso, ha fatto il bilancio della situazione, tra la sconfitta in coppa, gli epurati e non solo.

Dopo la sconfitta in Coppa Italia contro l'Alessandria è tempo di nuovi impegni in casa rosa, con i siciliani attesi allo stadio "Atleti azzurri d'Italia" di Bergamo contro l'Atalanta. A parlare, a due giorni dal match contro i bergamaschi, ci ha pensato il tecnico dei rosanero Davide Ballardini, alle prese con un momento delicato dopo l'eliminazione inattesa in Coppa. Intervenuto in conferenza stampa al "Tenente Onorato" di Boccadifalco, il tecnico ravennate, visibilmente nervoso per la situazione venutasi a cerare dopo la débacle contro l'Alessandria, ha fatto il punto della situazione in casa rosa. MALCONTENTO, DUE GARE OTTIME E POI LA COPPA - "Riguardo la situazione venutasi a creare c'è del malcontento ancora prima che io arrivassi- ha esordito il tecnico- a parer mio non esiste giocare contro i compagni o l'allenatore. Avendo giocato so cosa significa, magari non riesce ad esprimere il gioco perché qualcosa non va. Per me con la Lazio abbiamo fatto benissimo, con la Juventus altrettanto fino al 40°, se Trajkovski fa gol la situazione era ben diversa. Il malcontento c'è stato a priori, gli allenamenti sono stati sempre buoni, oltre il match con l'Alessandria abbiamo sempre fatto bene ed è un Palermo che soddisfa. Il malcontento riguarda i rapporti e i contratti di determinati ragazzi". "Alla Lazio c'erano problemi di rinnovi e scadenze- ricorda Ballardini- erano 14 e non 3 come qui. La poca serenità, il malcontento che ci può stare, viene quasi difficile spiegare ai comuni ciò che succede. Io sono un privilegiato, ma so che queste cose nel calcio ci stanno, quando non sei sereno succedono queste cose qua. Lavorare è altro, noi siamo privilegiati e guadagniamo bene, ma esistono anche queste situazioni. Voglio ragazzi sereni, motivati e contenti. Voglio giocatori che quando entrano in campo non hanno pensieri, quando tutto si risolverà torneremo al nostro. Vazquez? Probabilmente ha fatto suo questo stato d'animo della squadra, si è anche lui caricato di situazioni non chiare. Mi ha sorpreso che voglia venire con noi a Bergamo nonostante la squalifica, ma è pur sempre un ragazzo. Questa è una situazione che è partita da inizio stagione, io non ero presente e non so. Porta avanti così e le parti non sono più serene. Preferisco i giovani che vengono in campo, migliorano e sono sereni che vedere giocatori poco concentrati. Per me devono esserci ragazzi motivati, che abbiano 50 o 10 anni non importa. Dico che chi non è convocato ha una situazione poco serena e chiara. Voglio giocatori che danno il massimo per il Palermo". VERSO L'ATALANTA - "Lavoro con Quaison tutti i giorni, ha qualità non comuni, dalla rapidità alla velocità. Noi e la squadra, insieme a lui, dobbiamo individuare quale sia il suo ruolo adatto. E' certamente un giocatore offensivo e generoso, ma ancora non è chiara la sua identità. Non è facile, lui ha giocato da seconda punta, da esterno offensivo e dietro l'attaccante. Qui ha fatto tanti ruoli, è un punto a sfavore ma anche ottimo perché è molto disponibile. L'Atalanta è una rivelazione del campionato, ha fatto prestazioni di rilievo e spessore. Giocano bene e i due piccoletti davanti (Moralez e Gomez, ndr) fanno tanto, hanno assemblato una bella squadra. Loro sono abituati a stare sul pezzo, la realtà della Dea porta a stare sempre concentrati, e non penso ci sia il pericolo per loro di essere presi dall'entusiasmo della vittoria dell'Olimpico". BENE COMUNE: IL PALERMO - "Società e staff tecnico lavorano insieme, la risoluzione di tutti i problemi è il bene comune che è il Palermo. Che ci sia io o un mister diverso non importa, l'importante è dare il massimo per la causa rosa. Se hai atteggiamenti diversi ti scoprono subito, l'impegno deve essere massimo per il Palermo. Il comunicato del presidente non lo leggo in altra chiave". "Il Palermo ha fatto due belle partite, fino al 40° con la Juve ci sta perdere 0-1, ma le prestazioni ci dicono che siamo stati generosi e di qualità. Stiamo parlando di poco o niente a livello di atteggiamento di squadra, poi in Coppa Italia si stravolge tutto. E' colpa di tutti, dai giocatori all'allenatore, in Coppa ci sta tutto, ma la brutta prestazione è colpa di tutti, responsabile primo è il mister. E' impossibile che i ragazzi giocano contro di loro, mi ribolle il sangue pensarlo. Sono più felice nel pensare che ci siano pensieri insiti nei giocatori".

Luca Bucceri