2004, 2014, 2024: deve essere l'anno del Palermo

2004, 2014, 2024: deve essere l'anno del Palermo

Palermo, buon anno! Il 2023 è appena finito, e ha lasciato in dote alla squadra rosanero tante certezze da cui ripartire: un gruppo unito e solido, un allenatore che crede nel suo progetto e nel suo lavoro, una squadra ritrovata nella mente, forte ma leggermente migliorabile dal mercato, mercato che sarà indubbiamente ricco di colpi importanti per puntare a traguardi prestigiosi.

I traguardi, anzi, il traguardo prestigioso che tutti sognano è solo uno: tornare in serie A, dopo ben sette anni. Detti così non sembrano neanche tanti, ma sono un'infinità. Dovettero aspettarne trentuno i tifosi rosanero che, nella stagione 2003-2004, colorarono un'intera città e gioirono per la riconquista della massima serie grazie ai gol di Toni, alle sgroppate di Grosso, alle punizioni di capitan Corini. Il purgatorio della stagione 13-14 invece durò soltanto un anno: quel Palermo ci era finito per errore in cadetteria. Con una squadra stellare e un duo da sogno come Dybala e Vazquez i rosanero di Iachini distrussero il campionato facendo anche segnare il record di punti.

Questo, però, è il passato. Il presente dice che il Palermo non è ancora una squadra paragonabile alle due nobili compagini citate sopra, ma potrebbe divenirlo. I rosanero possono contare su un gran portiere come Pigliacelli e su un bomber infallibile come Brunori. In mezzo c'è tanta qualità e tanta sostanza: Lucioni, Ceccaroni, Stulac, Insigne, Di Francesco. Questo gruppo deve credere in sé stesso, perchè ha dimostrato che sul campo può battere chiunque, sospinto da un pubblico che sia in casa che in trasferta si rivela il dodicesimo uomo in campo. Gli ingredienti ci sono proprio tutti: aggiungiamo, come accennato prima, un grande calciomercato e la cabala (che non guasta mai) e il 2024 può, anzi DEVE, essere l'anno del Palermo. Se ci crederai, la riconquisterai.