100 di questo Sole

100 di questo Sole

di Andrea Bosco

Il pubblico rosanero ha sempre una particolare predilezione per i calciatori dallo spirito battagliero, per quei ragazzi tutti corsa e abnegazione, capaci di mostrare con il proprio spirito di sacrificio un sincero attaccamento alla maglia. Perciò, col senno di poi, non è difficile capire perché Edoardo Soleri sia riuscito a fare breccia nei cuori del pubblico palermitano.

Classe 1997, attaccante cresciuto nelle giovanili della Roma, per anni girovago tra Spagna, Olanda e Portogallo, per poi cercare invano fortuna in serie C. Il Palermo lo preleva in prestito con diritto di riscatto dal Padova, ma le statistiche veramente misere in fase realizzativa non accendono l'entusiasmo della piazza. 

Inizia la stagione da riserva di Brunori, ma nelle prime due uscite è lui a gonfiare la rete, contro Latina e Messina, dando un assaggio di quella che nel tempo è diventata la sua più spiccata peculiarità. Sì perché Soleri, in quella stagione, realizza ben 12 marcature, tutte da subentrato, dalla prima all'ultima, non riuscendo ad incidere ugualmente partendo dall'inizio. 

La sensazione però, giornata dopo giornata, è che lo spirito di Edo, così vispo, volitivo, anche un po' confusionario, possa essere una preziosa arma per il Palermo; spesso sigla reti quasi ininfluenti, utili per gonfiare un risultato già acquisito, trovando anche prodezze memorabili, come la splendida parabola da centrocampo nel 4-0 contro il Picerno. Poi arrivano i Playoff, ma soprattutto arriva la sera di Palermo-Entella, ritorno dei Quarti di finale: la squadra di Baldini è sotto 0-2 al Barbera, ha subito la rimonta dei liguri e sarebbe fuori dai giochi; nessuno aveva però fatto ancora i conti con il potere spaccapartite di Soleri, che con una stoccata micidiale fa ruggire lo stadio gremito, per il gol forse più importante dell'intera cavalcata baldiniana.

Il legame creato con la piazza, le abilità mostrate e l'impatto innegabilmente decisivo nei suoi ingressi in campo gli valgono il riscatto e la conferma anche in serie B, dove arrivano le prime difficoltà; Corini lo utilizza raramente, i minuti a disposizione sono troppo pochi anche per un supersub come lui, ma i tifosi non smettono di credere nelle sue capacità. Una fiducia ripagata nel pomeriggio di Palermo-Reggina, quando, con una splendida incornata in tuffo sotto l'incrocio, regala alla squadra tre punti, e riscrive definitivamente il proprio capitolo da giocatore del Palermo.

È raro che un calciatore riesca a generare un simile entusiasmo attorno a sé, specialmente quando non si tratta di un titolare né di un autentico fuoriclasse; con il suo animo genuino, la sua professionalità e la sua infinita dedizione alla causa rosanero Edoardo Soleri si è guadagnato la stima infinita della Palermo calcistica, che lo ha riconosciuto come idolo indiscusso e campione del popolo. E probabilmente è stato anche questo sincero legame d'amore tra il giocatore e la piazza ad avergli permesso di tagliare il traguardo delle 100 presenze in maglia rosanero, il quarto nella storia del nuovo Palermo.