VIDEO - Sport, «fase 2» e finanziamenti: parla Spadafora
Redazione 
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Con i nuovi provvedimenti annunciati ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per l'inizio della "Fase 2" sono in arrivo novità anche per quanto riguarda il mondo dello sport. Aperture alle attività sportive all'aperto e agli allenamenti per gli sport individuali, per quanto riguarda quelli collettivi bisognerà invece attendere almeno fino al 18 maggio. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenuto ieri sera alla trasmissione "Che tempo che fa", ha parlato proprio delle misure del Governo in merito allo sport soffermandosi sul campionato di Serie A e sulla ripresa dei campionati.
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«Le misure le abbiamo proposte noi come ministero dello Sport. Le due buone notizie sono la ripresa dell'attività sportiva e motoria nei parchi, mantenendo tutte le regole e distanze di sicurezza, e l'allenamento degli atleti, professionisti e non, ritenuti di rilevanza nazionale. Parliamo solo di sport individuali come tennis, nuoto e atletica leggera mentre per quelli di gruppo bisognerà aspettare. Dobbiamo arrivare al 18 maggio con tutte le condizioni e con tutti i protocolli di sicurezza. Il "vedremo" del Governo in merito alla ripresa dei campionati di calcio, visto in maniera maldestra da alcuni presidenti e commentatori di calcio come una incapacità di decidere o di una volontà di penalizzare il calcio, è soltanto una voglia di ripartire in sicurezza e di fare le cose con serietà. Deve essere una ripresa graduale, altrimenti i sacrifici fatti diventano nulli, servono dei protocolli rigidi. La FIGC, ad esempio, ha presentato qualche giorno fa un protocollo che ieri sera è stato valutato ancora insufficiente dalla comunità scientifica».
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STOP ALLA RIPRESA
«Considerare l'idea di non riprendere i campionati? Col presidente Gravina ho un ottimo rapporto e penso stia facendo un buon lavoro. Molte leghe si sono fermate come la Lega Pro, e il dilettantismo è in difficoltà enorme e non dobbiamo dimenticarlo, la Lega di Serie A non credo sia proprio abbstanza incline alla possibilità che il Governo decida di fermare allenamenti e campionati, almeno dalle pressioni che riceviamo emerge tutt'altto che questo. Rispetto il mondo del calcio e so che la Serie A è una azienda economica importante per il paese, che dà al fisco oltre un miliardo e mezzo l'anno creando fondi che sostengono anche gli altri sport. È una situazione complicata e dovevamo dare segnali importanti. I primi due li abbiamo dati ma le fasi successive ce le dobbiamo anche un po' conquistare come italiani perché nulla è scontato.
FINANZIAMENTI
«Da domani la società "Sport e Salute" sarà in grado di emettere i primi 27 mila bonifici per i lavoratori del mondo dello sport. Dagli istruttori e receptionist di palestre a chi taglia i prati dei campi, nei decreti emessi finora non vi era nessuna garanzia per questi lavoratori e abbiamo adesso inserito una norma che estende i 600 euro anche a loro. Tutti coloro i quali hanno fatto domanda a "Sport e Salute" riceveranno il bonus di 600 euro. Questa settimana sarà attivo presso l'istituto per il credito sportivo un fondo di 100 milioni di euro per tutte le associazioni e società sportive dilettantistiche, che potranno accedere per un finanziamento. Devo pensare anche a piscine, centri di danza e palestre, che sono piccole-medie imprese che non possono avere altre agevolazioni».
