Vecchio Palermo: legittima l'esclusione dalla Serie b
L’esclusione dalla Serie B per l’ex U.S Città di Palermo, e il conseguente svincolo di tutti i giocatori in rosa, non fu illegittima. A renderlo noto, il Tar del Lazio con una sentenza.
Come riferito dall’ANSA, "dagli atti del procedimento per il rilascio della licenza nazionale - si legge nel provvedimento del Tar - risulta che la società ricorrente non ha effettuato gli adempimenti prescritti, a pena di decadenza nel termine perentorio del 24 giugno 2019, dal Manuale licenze nazionali ai fini dell'ammissione al campionato per la stagione 2019/2020".
L’U.S Città di Palermo, quindi, "Non ha depositato la documentazione attestante il rispetto dei requisiti e gli adempimenti richiesti dalla CO.VI.SO.C entro il termine perentorio indicato e stabilito dai Regolamenti Federali per l'iscrizione al Campionato, per cui non è stata rilasciata la licenza nazionale e negata l'ammissione della ricorrente al Campionato di Serie B".
In merito allo svincolo dei giocatori, il TAR ha così sentenziato:
"Non avendo la U.S. Città di Palermo svolto gli adempimenti richiesti dal Sistema delle Licenze Nazionali, lo svincolo dei calciatori appariva come misura idonea ad evitare che gli stessi subissero un danno irrimediabile, privandoli della possibilità di svolgere la loro attività professionistica in favore di altre società". Nessuna valenza, per i giudici amministrativi, ha "quanto dedotto dalla ricorrente, che tenta di giustificare il proprio inadempimento richiamando l'esistenza di una causa di forza maggiore, individuata nella condotta tenuta dal broker incaricato dalla società palermitana di reperire in tempo utile la fideiussione richiesta per presentare nei termini la domanda di ammissione al campionato di B".