Dario Simic, in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, nel raccontarsi ricorda episodi che lo legano a Juric, l'attuale allenatore del Genoa. I due furono molto vicini fino a quando militavano entrambi nell'Under 21, poi ognuno prese la sua strada. Il nuovo dirigente rosanero apprezza il tecnico genoano, lo stima e lo giudica un talento. «Lo rivedrò volentieri - dice -, ma l'amico sa bene che siamo a caccia di punti». Juric dunque avvisato.
Poi, parlando della situazione del Palermo, aggiunge: «Il successo non arriva per caso, richiede impegno serio e costruttivo. Dunque calma. Corini sa come procedere, noi gli daremo una mano. Inutile applicarsi a tante cose, ne bastano poche fatte bene. Io sono un filtro tra allenatore e presidente ma anche un manager per aiutare dove c'è necessità». L'aiuto che prometta Simic ovviamente è riferito al prossimo mercato, dove, se si vuole rientrare nel giro, occorre trovare tre o quattro elementi già pronti per il calcio italiano.«Ci vuole anche fortuna a trovare il giocatore adatto - precisa il croato -. Non è detto che tutti vogliano venire a Palermo, in una squadra ultima in classifica. E puoi trovare società con altri traguardi e con più soldi che ti precedono. Inoltre, se sei bravo e anticipi tutti non è scontato che la scelta sia quella giusta. In questo mare di gol e di problemi, siamo pesci piccoli e bisogna nuotare veloci per non farsi mangiare. La ricetta per guarire? Tranquillità, ottimismo, idee buone e condivise. Non vince un uomo solo, ma la squadra».