SudTirol, Castori: "Dobbiamo ritrovare mentalità. Modulo? Non gioco un calcio difensivo"
Sconfitte fatali per SudTirol e Sampdoria, che hanno esonerato rispettivamente Zaffaroni e Sottil
L'ultima giornata di Serie B è stata fatale per le sorti di due tecnici nel torneo cadetto.
A Genova, sponda blucerchiata, il pesante 5-1 rimediato dalla Sampdoria contro il Sassuolo è costato la panchina a Sottil, che era già subentrato a sua volta ad Andrea Pirlo a settembre scorso. Il club blucerchiato non ha ancora sciolto le riserve, ma è ipotizzabile il ritorno del tecnico ex Juventus sulla panchina della squadra ligure.
Stessa decisione anche per il SudTirol, che ha cambiare ancora una volta la guida tecnica nel corso di questa stagione, dando vita al terzo avvicendamento sulla panchina della squadra altoatesina. Il club di Bolzano, infatti, dopo il ko rimediato venerdì scorso dalla squadra di Zaffaroni contro la Juve Stabia per 2-1, ha deciso di esonerare il tecnico (secondo esonero della stagione per il SudTirol che aveva già sollevato dal suo incarico Valente per lo stesso Zaffaroni), affidando la guida tecnica della prima squadra a Fabrizio Castori, coach dalla navigata esperienza nel torneo cadetto.
Di seguito le dichiarazioni del tecnico marchigiano, ex Carpi, Salernitana, Perugia ed Ascoli, tra le altre:
L'APPROCCIO
"Ho trovato una società molto seria, con una struttura morale e mentale non da poco. È una realtà di quelle che piacciono a me, in cui sono abituato a lavorare. È un modello virtuoso da seguire, un club capace di distinguersi per la capacità di perseguire i propri obiettivi con risorse normali, non eccessive, in cui si valutano soprattutto le capacità e le idee e le motivazioni dei giocatori. - prosegue Castori come riporta il sito del club altoatesino - Non sono un soggetto facilmente impressionabile, quindi se sono stato chiamato è per cercare di risolvere dei problemi. Sono un allenatore con una identità precisa, sono anni che alleno e mi porto appresso il mio bagaglio di metodologia e la mia mentalità, che hanno portato frutti e che ho sempre cercato di adattare, tenendo comunque fermi alcuni principi. La squadra deve correre, attaccare, giocando in verticale, in profondità”.
SERIE B ED OBIETTIVO
“La Serie B la seguo completamente, da sempre, perché è il mio campionato, è la mia dimensione. Il compito del SudTirol è quello di ritrovare quanto prima la mentalità di squadra tosta, come quella che incontrato negli anni scorsi. Una squadra compatta, tenace, tipica della serie B, che fa della lotta e della potenza la sua peculiarità. - prosegue Castori - Penso che questa squadra possa giocare con tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti, che potrebbero essere supportati da una mezza punta o da un giocatore di squilibro, che può essere una mezzala, un centrocampista. A me non piace il calcio difensivo, non fa per me. È chiaro che devi essere equilibrato, o ti devi difendere quando l’avversario è più bravo di te. A me piace la verticalizzazione, non partire dal basso, la porta di riferimento è quella di fronte, non quella alle spalle”.