Scatti e scosse, ma poche idee

Iachini le sta provando tutte, ma il gioco d'attacco è prevedibile. Anche furore e pressing dei giorni migliori sono sbiaditi.

Scatti e scosse, ma poche idee

Puntiamo sull'invenzione o sui dribbling di Vazquez, sulle accelerazioni di Quaison e di Trajkovski ma trattasi sempre di iniziative personali e non corali. Il trasferimento del pallone da un compagno all'altro, negli ultimi trenta metri, è lento, poco fluido, elementare, prevedibile. Dunque, l'avversario può organizzarsi. Però, abbiamo segnato una rete e colpito due volte l'incrocio (una volta sullo 0-0, un'altra nell'assedio finale, nel recupero, mentre il Toro (che è terzo in classsifica) in nove non ce la faceva proprio più. Ma ce l'ha fatta). Abbiamo perso la terza partita di fila. Un punto nelle ultime quattro, tanti gol subiti: due ciascuno da Carpi e Toro, tre dal Milan, uno dal Sassuolo.

Nei moduli e nei nomi mandati in campo nei sei incontri di questo campionato c'è la conferma che Iachini continua a non trovare una soluzione. Né Maresca né Jajalo in regia, ma Hiljemark; Gilardino partito dalla panchina. Alla sesta giornata, siamo ancora alla ricerca degli uomini che indossino due tra le maglie più importanti: regista e centravanti.

Il finale è stato furibondo, un crescendo di attacchi negli ultimi venti minuti, quando il Palermo (rimasto tramortito dal raddoppio) ha beneficiato del rosso a Molinaro e accorciato le distanze con Gonzalez. Lì, siamo sembrati una squadra abbastanza gagliarda. Prima, invece, ci eravamo adattati alla lentezza iniziale del Toro o eravamo rimasti congelati dopo aver preso due gol nei cinque minuti a cavallo dell'intervallo. Sul primo abbiamo lasciato spazio a Molinaro per il cross. Sul secondo a Benassi, che comunque è andato oltre ogni previsione con un tiro fantastico.

L'esordio di La Gumina, palermitano, 19 anni, lanciato nella mischia a cercare il momento di gloria, è un bel riflesso in questo Palermo che non convince e che un po' preoccupa, perché prima di trovare i risultati deve trovare se stesso. Anche la grinta e il pressing dei giorni migliori sembrano sbiaditi. Domenica c'è la Roma. Serviranno più fortuna e più Palermo.

Nella foto, El Kaoutari e Maxi Lopez.