«Palermo la squadra più importante della mia carriera»

«Palermo la squadra più importante della mia carriera»

Il nuovo bomber del Palermo Giovanni Ricciardo è intervenuto, nella conferenza stampa di presentazione dal ritiro di Petralia Sottana, per parlare di questa prima settimana di preparazione e del campionato di Serie D che attende ai rosa: 

 

«L'allenamento di ieri è stato positivo, siamo solo all'inizio ma ci ha fatto crescere un po'. Vincere fa sempre bene. Con la squadra mi sono subito trovato bene, stiamo lavorando bene, quindi mi trovo benissimo».

 

LA CARRIERA

«I primi quattro anni della mia carriera tra i professionisti sono stati movimentati. Mi piace vivere nuove situazioni. Il rapporto con il grande calcio? Secondo me nella vita ognuno ha ciò che si merita, magari un giorno si dirà che la colpa è di qualcosa, ma non è così. C'è chi deve partire dal basso e per una serie di circostanze non arriva in alto. Lo scorso anno ho passato un'ottima esperienza al Cesena e spero di ripetere con il Palermo, che è la squadra più importante in cui abbia mai giocato».

 

ESPERIENZA

«Dopo sei giorni posso dire che questa squadra a livello di qualità è buona, ma non posso dire altro. Ho una certa esperienza in questo campionato, avendolo vinto tre volte. La cattiveria è alla base di tutto. Se abbini cattiveria e qualità allora puoi puntare a vincere. Se aspettavo la chiamata dal Palermo? Avevo avuto un contatto con il Messina, ma appena ho saputo della catastrofe che ha colpito il Palermo, è diventata la mia priorità numero 1».

 

RETI E TIFOSI

«Lo scorso anno ho fatto 20 gol senza rigore. Quest'anno a quanti gol possiamo arrivare? È una delle domande che ho sentito di più. Il gol è il fattore fondamentale per un attaccante. Tifosi? La presenza così numerosa al primo allenamento fa capire l'importanza della piazza. L'obiettivo è uno, ma è giusto sapere che non sarà facile, ogni squadra che gioca contro di noi giocherà fino alla morte».

 

LE FAVORITE

«Le due Messina, il Savoia, il Giugliano. Il Marsala sarà certamente una squadra che farà bene, ma non conosco la rosa. Le calabresi? Sono tutti campi difficili. QUando abbiamo vinto il campionato con il SIracusa, a Roccella abbiamo lasciato le penne andata e ritorno».