Repubblica - Palermo e Migliaccio, "a volte ritornano"
Giulio Migliaccio, “della serie “a volte ritornano”, con uno dei protagonisti della storia del Palermo che dopo tanti giri è capitato nuovamente dove ha lasciato un pezzo di cuore”. Così la Repubblica ha commentato il ritorno dell'ex centrocampista rosanero nella nuova veste di collaboratore del direttore sportivo Morgan De Sanctis.
Per Migliaccio, l'esperienza di Palermo resta indimenticabile: è d'altronde la squadra dove "ha ottenuto più presenze (158) e gol (9) tra tutte quelle in cui ha militato e dove ha indossato anche talvolta la fascia di capitano”.
Il quotidiano ripercorre l'avventura di Migliaccio in rosanero che“diventa beniamino dei tifosi perché simbolo di un calcio operaio che punta tutto sul dare il massimo e sull’amore per la maglia. Gioca da mediano di interdizione ma la caparbietà, unita alle caratteristiche fisiche, gli permettono di agire anche in altre zone del campo. Un tuttofare”.
I ricordi più indelebili sono “la finale di Coppa Italia 2010/11 (“Unica, la porterò sempre con me”) e la rete preferita segnata contro il Milan proprio il match prima. “Semifinale, segnai di testa rubando il tempo a Thiago Silva. Ho ancora la pelle d’oca”, avrebbe poi confessato”.
Ora una nuova avventura, Migliaccio torna a Palermo per suonare la carica al gruppo, quella che tante volte è quest'anno mancata