Pergolizzi: «A Palmi dobbiamo mostrare tutta la nostra forza»

Pergolizzi: «A Palmi dobbiamo mostrare tutta la nostra forza»

Domenica a Palmi il Palermo sfiderà, in una trasferta insidiosa, la Palmese fanalino di coda del campionato per risalire dopo la sconfitta, seppur indolore, contro il Savoia. Il tecnico rosanero Rosario Pergolizzi è intervenuto in conferenza stampa per parlare della prossima sfida e del primo stop stagionale avvenuto nello scorso turno: 

 

«La mia persona non cambierà mai, né con 10 vittorie né con una sconfitta, perché bisogna convivere con tutte queste cose. Chi non fa non sbaglia mai, vado avanti con il mio lavoro e non ho mai guardato ai record ma all'obiettivo finale. Le critiche è giusto che vengano quando devono arrivare, ma l'importante è che vengano fatte per crescere. Ho sempre cercato di far vivere la squadra partita dopo partita, senza guardare ai record, e ogni partita è sempre la più importante». 

 

SAVOIA

«Contro il Savoia è mancata continuità di motivazione e mentalità, e su questo dobbiamo migliorarci. La mentalità di dover vincere tutte le partite, di proporsi sempre e di andare sempre all'attacco va sempre bene ma ogni tanto la partita va letta in modo diverso: quando rimaniamo con un uomo in meno, quando manca la gamba e bisogna aspettare il momento giusto, in questi casi dobbiamo imparare a leggere meglio la partita. Palmese con lo stesso modulo del Savoia? Ci sarà sempre un modo di interpretare la partita in maniera diversa, sapendo quali sono le nostre caratteristiche e senza dimenticare quello che abbiamo fatto finora anche a partita in corso. Potrebbe esserci un centrocampista in più così come un difensore, ma qualche accorgimento ci sarà». 

 

 

DIFFICOLTÀ

«Ai ragazzi ho sempre detto che il campionato sarà difficoltoso e che ci saranno momenti negativi così come quelli positivi, e lo dico dal 12 agosto. Per il Palermo Calcio questo è il momento più difficile, giocheremo contro squadre diverse in una categoria diversa, abbiamo tante responsabilità ma dobbiamo affrontare ogni partita con la sicurezza di quello che facciamo ogni settimana e con umiltà». 

 

FORMAZIONE

«La formazione per questa partita la deciderò domenica, probabilmente alle undici e mezza. Si sanno quali possono essere gli accorgimenti ma voglio sbagliare il meno possibile. Under? Pelagotti l'ho sostituito per la regola degli under, che non tutti conoscono, infatti per far uscire Felici ho dovuto far entrare Fallani che è un 2001. Diciamo che sono le regole sbagliate, non le scelte dell'allenatore, non sono impazzito all'improvviso contro il Savoia. Contro la Palmese dovremo fare degli accorgimenti perché Doda è un 2000 e dovremo fare la formazione tenendo conto di questo». 

 

PALMESE

«Un allenatore cerca di lavorare in un campo adatto alla partita della domenica, lavorando sui particolari dobbiamo guardare anche a questo. L'allenatore della Palmese ha fatto sempre bene, lavora con il 3-5-2 e le sue squadre difendono bene provando a ripartire. Dobbiamo far venire fuori, con tutto il rispetto per la Palmese, tutta la nostra forza contro una squadra che farà la sua partita e giocherà bene come tutte le avversarie che abbiamo affrontato finora».  

 

STIMOLO

La sconfitta con il Savoia, se sappiamo leggerla bene, può servire come uno stimolo nuovo per ripartire. Le dieci partite che abbiamo vinto non ce le ha regalate nessuno, he abbiamo ottenute con il lavoro, con il sudore e con il sacrificio». 

 

FICARROTTA

«Le tre giornate erano prevedibili da regolamento, stanno usando lo stesso metro per tutti. Il ragazzo si è sentito di scusarsi ma sa il pensiero mio e della società, ha tutto il tempo per scusarsi sul campo. Dobbiamo cercare di fare meno errori possibili, da palermitano Ficarrotta sente ancora di più la maglia. In quel momento doveva gestire l'istinto in maniera diversa, spesso bisogna abbandonare un attimo l'istinto e ragionare di più. La sua assenza a livello numerico ci può dare qualche difficoltà ma può dare a chi ha giocato meno qualche stimolo in più per ottenere le sue chance. Nell'arco della stagione le occasioni arriveranno per tutti, e a quel punto parlerà il campo, lì dovranno dimostrare tutte le loro capacità».

 

SANTANA

«Santana si è allenato tutta la settimana, se sta bene gioca. Il suo rientro è importante per come si mette a disposizione, e lui dà sempre il 110% in campo e fuori essendo un esempio positivo dall'alto della sua esperienza».  

 

GIRONE H

«Nel girone H si spendono più soldi, dicono tutti che il girone è più forte intanto a novembre già si vedono giocatori che se ne vanno. I gironi sono tutti difficili, se tu dai delle fondamenta importante alla società e alla squadra è la prospettiva che fa vincere i campionati. Il problema di chi scende di categoria è ambientarsi in una nuova realtà e non è per niente semplice, adeguarsi ad una nuova realtà dimostra la grandezza di un giocatore. Non c'è un campionato più facile e uno più difficile. Io no farei paragoni, e vincere un campionato è difficile».