Palermo, che beffa: il muro tiene e Turris corsara al Barbera

Palermo, che beffa: il muro tiene e Turris corsara al Barbera


Palermo-Turris, ovvero l’esempio di quanto il calcio sia beffardo.
I rosa, dopo aver riposato domenica, ritornano in campo allo stadio “Renzo Barbera” e con la Turris incappano in maniera abbastanza clamorosa in uno stop che interrompe la striscia di cinque risultati utili e tre vittorie consecutive.

 

Il tecnico Boscaglia sceglie la linea continuativa e schiera gli stessi undici visti contro il Potenza fatta eccezione per Accardi che sostituisce l’infortunato Peretti, panchina per i mattatori dello scorso match Luperini e Silipo. La partita inizia ed è sulla falsa riga di quanto visto una settimana fa ovvero i rosa padroni del gioco e la Turris che copre bene gli spazi e non lascia passare nessuno. Il Palermo in fase di non possesso si stringe verso il centro tenendo gli uomini vicini, quando in possesso della sfera invece la squadra si allarga con gli esterni quasi sopra la linea del fallo laterale e i due mediani vicini ad agevolare gli scambi con i compagni in corsia. Come contro il Potenza un primo tempo caratterizzato da noia, pochi sussulti e un Palermo frenato dal muro bianco degli ospiti.

 

Nella ripresa cambia poco se non niente nonostante gli ingressi prima di Luperini e Silipo e successivamente di Valente e Lucca che rivoltano come un calzino il fronte offensivo rosanero. Questa volta i cambi non incidono, anzi la manovra sembra quasi rallentarsi con i nuovi innesti che non riescono a dare la giusta vitalità ad un reparto oggi particolarmente spento. Una differenza con la gara contro il Potenza c’è ed è il finale, glorioso domenica scorsa e beffardo quanto non mai in questa gara. Non solo il muro eretto dalla Turris tiene ma arriva addirittura il vantaggio ospite in pieno recupero, Pandolfi infatti approfitta dei rosa tutti buttati in avanti e trafigge Pelagotti nell’unica vera azione pericolosa dei campani di tutta la gara.

 

Il Palermo questa volta non riesce a sfondare il muro eretto dai propri avversari e subisce la più clamorosa delle beffe. I rosa hanno controllato interamente il match ma sono apparsi tremendamente imprecisi superato il centrocampo, in tutto questo i cambi questa volta non hanno dato l’effetto sperato lasciando anzi spazio per qualche riflessione soprattutto sull’ingresso di Martin nel finale.
Purtroppo il calcio è questo, non sempre se semini raccogli.


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