Palermo, situazione pesante: niente acquisti in Italia. Cracolici e Baccin se ne vanno

"Il Palermo è una società che ha un buco in bilancio di quasi 20 milioni, che ha un decreto ingiuntivo del Tas di 10 milioni, che ha il fido di 2,5 milioni bloccato da Unicredit, che ha solo duemila euro nel conto corrente e che ha un pignoramento di 200 mila euro da parte di Riscossione Sicilia".

"Un caos nato con la revoca del fido da parte di Unicredit e proseguito col pignoramento di circa 200 mila euro (per i quali si è dovuto ricorrere anche ai crediti vantati in Lega Calcio dal club, dato che nei conti societari sono stati trovati solo duemila euro). Cifra irrisoria per il mercato, ma che ha intaccato la reputazione del Palermo con gli istituti di credito. Un danno non solo d’immagine, dato che per fare acquisti interni alla Lega di appartenenza bisogna avere garanzie bancarie. Questo è quel che serve per pagare (a rate, s’intende) il prezzo di un cartellino avvalendosi del sistema della camera di compensazione, adottato dalla Federazione per regolamentare il mercato interno tramite i crediti delle società e, appunto, le garanzie. Senza fideiussione, niente acquisti «italiani». Un problema sottolineato più volte da Zamparini negli anni passati e che in questo mese di gennaio è diventato sempre più evidente, tant’è che il Palermo finora ha acquistato solamente giocatori dall’estero".

"Certo è che l’aria che si respira in viale del Fante non è delle migliori, tanto che c’è chi ha già pensato di fare i bagagli e trasferirsi altrove. Lo ha già fatto Daniele Faggiano che si è dimesso ed è andato a Parma. Lo sta facendo in queste ore anche il team manager Alessio Cracolici che ha deciso di dire no alla sicurezza del contratto a tempo indeterminato per cambiare aria anche lui. Andrà pure lui a Parma a supportare Faggiano. Ma gli addii non sono finiti perché il prossimo sarà Dario Baccin che, alla scadenza del contratto, andrà via da Palermo con probabile destinazione Juventus".