Palermo, Sirigu come Berti: "Certi amori non finiscono…"
di Simone Ciappa
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: i versi memorabili di Antonello Venditti ritraggono alla perfezione il quadro della situazione che vede il ritorno a Palermo di Salvatore Sirigu.
Dopo l'infortunio al tendine rotuleo, che terrà fuori dal campo Alfred Gomis per circa sette mesi, il tecnico Alessio Dionisi avrà presto a disposizione un nuovo portiere che conosce bene l'ambiente, di marcata esperienza e sicuro affidamento, caratteristiche ideali per fare da chioccia al gioiellino Sebastiano Desplanches.
Un vero e proprio casting quello messo in atto dal ds Morgan De Sanctis, che ha vagliato numerosi profili per sostituire l'infortunato Gomis. Da Andrea Consigli (fuori dal progetto tecnico del Sassuolo), a Benoit Costil, svincolato dopo l'ultima esperienza alla Salernitana, passando per l'ex Bari, Brenno (attualmente rientrato al Gremio), fino ad arrivare a quella che, fino a pochi giorni fa, era solo una suggestione romantica di mercato che portava proprio a Salvatore Sirigu, svincolatosi dopo l’avventura semestrale in Turchia con il Karagümrük.
Col passare delle ore, l'estremo difensore nativo di Nuoro ha sbaragliato la concorrenza, scalzando i possibili papabili e preparando, di fatto, il suo ritorno a Palermo dopo 13 anni. Arrivato l'avallo da Manchester, Sirigu inizia la sua esperienza 2.0 con il Palermo targato City Football Group, dopo quella vissuta nell'era Zamparini, con la quale ha sfiorato la qualificazione in Champions League e conquistato la finale di Coppa Italia del 2011, poi persa contro l'Inter.
UN RITORNO “AMARCORD” - Profilo di assoluto livello per background ed alto lignaggio, l'approdo di Sirigu nel capoluogo siciliano riporta alla mente quello di un altro ex rosanero come Gianluca Berti, che fece il suo ritorno in maglia rosanero nel campionato di Serie B 2003/2004 (quello della storica promozione in Serie A dopo 32 anni), dopo aver militato tra le fila del Palermo nella stagione 1995/1996. Salvatore Sirigu ripercorre dunque le orme del suo predecessore, legandosi al club di Viale del Fante con un contratto annuale ed opzione per la stagione 2025/2026.
GLI INIZI IN ROSANERO - Nei ranghi del club di Viale del Fante dal 2005, Sirigu fa le sue prime apparizioni in maglia rosanero nella formazione Primavera, prima di andare in prestito per due anni, alla Cremonese (nella stagione 2007/2008) ed all’Ancona nel campionato 2008/2009.
L'annata 2009/2010 è per Sirigu l'inizio della sua lunga e gloriosa carriera, voluto fortemente in prima squadra dall'allora tecnico Walter Zenga (“l'uomo ragno” del calcio anni '80 e '90), il portiere mette subito in mostra personalità e carisma per ricoprire il ruolo, doti che gli permettono di guadagnarsi il posto da titolare.
LA CONSACRAZIONE AL GRANDE CALCIO - Dopo due ottime stagioni, terminate con il k.o. in finale di Coppa Italia, Sirigu viene ceduto al PSG, club che lo consacra definitivamente al grande calcio e che gli permette di vincere diversi titoli in Francia, tra Coppe (5) e Campionati (4) dal 2011 al 2016. Le esperienze con Siviglia ed Osasuna sono brevi parentesi calcistiche, prima dell’altro progetto importante della carriera di Sirigu, quello tra i pali del Torino del patron Cairo (dal 2017 al 2021), prima di vestire le maglie di Genoa (nel 2021/22) e Napoli, vincendo anche lo Scudetto nella stagione 2022/23, il terzo della storia del club partenopeo. A Wembley, nel luglio 2021, si laurea campione d'Europa prendendo parte alla storica spedizione azzurra dell'Italia Roberto Mancini.
GLI ULTIMI ANNI ED IL RITORNO IN ROSANERO - Fiorentina, Nizza e l’esperienza in Turchia con la maglia del Fatih Karagümrük sono gli ultimi club con i quali Sirigu ha militato prima della suo nuovo approdo a Palermo. Un approccio tra le parti, iniziato come una romantica suggestione, che di ora in ora ha preso sempre più corpo, con numerosi e sempre più intensi contatti tra il ds Morgan De Sanctis e l'entourage del calciatore.
Determinante la volontà del portiere, che ha scelto di vestire ancora una volta la maglia rosanero e chiudere probabilmente la carriera dove tutto ebbe inizio.
Si torna sempre dove si è stati bene, e l'estremo difensore trentasettenne dal capoluogo siciliano ha iniziato la sua poderosa scalata al grande calcio. Ora a Palermo vuole scrivere un'altra pagina della sua prestigiosa carriera, magari conquistando qualcosa di importante con i colori rosanero.