Insomma, cosa ha detto l'ad del Palermo Sagramola

Insomma, cosa ha detto l'ad del Palermo Sagramola

Si era chiesto a gran voce di parlare, e Rinaldo Sagramola ha parlato. 

Dopo le dichiarazioni del presidente Dario Mirri rilasciate alla Gazzetta dello Sport, nell'universo della tifoseria rosanero si è generato un tumulto mediatico soprattutto in merito all'obiettivo promozione e alla ricerca dell'attaccante finalizzatore per completare il reparto avanzato rosanero. Serviva un mediatore, qualcuno che potesse fare il punto della situazione sul piano esclusivamente tecnico e l'amministratore delegato del Palermo ha rotto il silenzio. 

 

I temi chiave sono chiaramente stati due ovvero l'obiettivo stagionale e il mercato. 

 

"Tutti sogniamo di arrivare in Serie A il prima possibile. Ma questo deve essere fatto ragionevolmente conoscendo le difficoltà che ci sono e andremo ad affrontare quest’anno. Quindi l’obiettivo è portare il Palermo in Serie B e da lì vedere cosa si potrà fare per arrivare in massima serie". Serie A in due anni o Serie B in due anni? I discorsi nei "Bar Sport 2.0" negli ultimi tempi ruotano tutto su questo. Effettivamente nel piano triennale si legge che l'obiettivo concreto della società al termine del triennio è il ritorno nella massima serie ma è chiaro che le variabili entrate in gioco negli ultimi anni sono state molteplici. Una su tutte l'emergenza Coronavirus che a livello economico sta creando innumerevoli danni che la società in questo momento, nonostante non sia stata toccata particolarmente in profondità, sta provando comunque a tamponare.

 

La mancata riapertura degli stadi per il nuovo campionato ha ridotto le possibilità di soldi in entrata e di fatto il Palermo, anche con la riduzione degli introiti pubblicitari, sta agendo esclusivamente con soldi di tasca dei soci. Le variabili cambiano, la Serie C è un campionato duro reso ancora più tosto dall'inaspettata mancata promozione del Bari che per finanze e preparazione è un passo più avanti dei rosa, e saggiamente la società di fronte a questi cambiamenti non previsti ha dovuto momentaneamente ridimensionare la visione grandangolare per passare ad un campo ristretto, quello della stagione di Serie C in arrivo. 


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"Sappiamo che ancora dobbiamo prendere quattro, cinque calciatori per completare l’organico. Vediamo cosa offrirà il mercato, non è ancora entrato nel vivo: sappiamo che dobbiamo completare la rosa con calciatori di qualità, che arrivino con entusiasmo e se possibili anche utili per la categoria superiore". Si passa quindi al mercato, ufficialmente iniziato da circa una settimana e con la fase calda ancora lontana all'orizzonte. Marconi, Saraniti, Valente, Palazzi, Corrado e le conferme dei giovanissimi Silipo, Lucca, Fallani e Peretti sono state le mosse concluse finora dal duo Sagramola-Castagnini ma la rosa appare ancora chiaramente incompleta e il nuovo regolamento delle liste chiuse a 22 tesserati ha complicato e non poco i piani di mercato della dirigenza rosa. 

 

A piombare come un macigno è tuttavia l'addio (che speriamo tutti sia momentaneo) al calcio di Alessandro Martinelli, sul piano emotivo ma soprattutto sul piano tecnico. L'ex Brescia è stato uno degli acquisti di punta della scorsa stagione, il capitano nonché giocatore di qualità superiore proveniente dalla B che doveva dare esperienza al centrocampo del Palermo e il suo ritiro ha lasciato un vuoto enorme che dovrà essere colmato sul mercato. Situazione assolutamente inaspettata che ha dovuto cambiare i piani della società e mettere per un attimo da parte la ricerca del "bomber da 20 gol a stagione", dal momento che adesso si dovrà provare a gestire il tesoretto rosa anche per prendere il centrocampista di categoria superiore che dovrà tappare questo buco dolorosamente vistoso. L'dea comunque e chiara: i giocatori "importanti" provenienti dalle categorie superiori devono ancora arrivare e il mercato, andando avanti, si fa sempre più intrigante con possibili colpi a sorpresa sempre dietro l'angolo. 

 

La società sta lavorando in piena sinergia con il tecnico Boscaglia, ad oggi il vero "top player" del mercato rosanero e prova evidente che i "piccioli" ci sono, e sta provando a creare una squadra che possa raggiungere sin da subito la cadetteria. Obiettivo ad oggi di difficoltà estrema (ma assolutamente non impossibile) per via di una competitività del girone C ancor più elevata delle scorse stagioni che ha ridimensionato insieme ad altri fattori le aspettative a breve termine della società rosanero. Chi doveva parlare ha parlato, adesso bisognerà attendere la fine del mercato e l'inizio del campionato per vedere quanto concreto potrà essere il sogno promozione del Palermo. 


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