Il tridente bislacco. Lucera e Rizzo Pinna? Sarà un mio limite

Il tridente bislacco. Lucera e Rizzo Pinna? Sarà un mio limite

La vittoria di domenica scorsa contro il Roccella, complice soprattutto il passo falso del Savoia, ha ridato un po' di tranquillità all'ambiente rosanero.

Proprio su tale humus il Palermo deve riprendere la via di Damasco alla ricerca della continuità svanita dopo la prima parte di stagione.

In tal senso la trasferta in terra Iblea si pone come tappa fondamentale di questo percorso tecnico-mentale, sicché la vittoria è l'unica opzione valutabile. D'altronde una squadra qual è il Palermo, in una realtà come la serie D, non può porsi un obiettivo diverso.

 

È con questo intento che Pergolizzi tesse la tela alla ricerca della quadratura di un cerchio sempre più complicata da scovare.

Infatti, alle assenze di Doda e Vaccaro, si è aggiunta quella di Ricciardo, out un mese causa infortunio.

Quindi?

Il tecnico rosanero sfoglia la margherita e medita sull'undici da disegnare nel match dell'Aldo Campo di Ragusa.

In settimana abbiamo ipotizzato le due alternative verosimili. Ipse dixit, con una novità.

 

Secondo quanto trapela dal Tenente Onorato, Pergolizzi sarebbe indirizzato ad una metamorfosi tattica.

È il 3-4-3 il modulo provato e scelto, al netto di ulteriori sorprese della vigilia, con cui i rosanero si disporranno contro il Marina di Ragusa.

Di fatto le assenze forzate, repetita iuvant, di Doda e Vaccaro farebbero propendere Pergolizzi per una difesa a tre, mentre nel reparto offensivo la condizione di Sforzini non viene ritenuta ottimale.

 

Per questa ragione si prospetta un tridente bislacco, con Felici e Floriano a presidiare le periferie laterali e Ficarrotta al centro.

In realtà non una novità. Ricorderete le tre panchine consecutive di Ricciardo: beh, diciamo che non fu proprio il festival del gol rosanero.

Ora, penso e mi chiedo, ma Lucera? Tanto per non citare chi, vedi Rizzo Pinna, è totalmente fuori dai piani tecnico-tattici dell'allenatore

E ancora devo capire il perché, ma sarà sicuramente un mio limite.