Palermo, la difesa funziona. Ritrova l'attacco e puoi farcela

Di Peppe Musso

Un po' presto per tracciare bilanci, ma dopo due partite qualcosa s/

    / nuovo corso rosanero targato Silvio Baldini sicuramente si può dire. I

    nnanzitutto partiamo da ciò che prima c'era, poi si è perso e ora si è ritrovato: la solidità difensiva. Il Palermo, infatti, insieme a Catanzaro e Monopoli, vanta la migliore difesa del torneo con appena 16 gol subiti in 22 giornate. È ovvio che questo dato sia da attribuire in larga parte alla passata gestione, però con l'arrivo del tecnico ex Carrarese il Palermo sembra aver ritrovato degli interpreti che ormai sembravano totalmente fuori dal progetto come Lancini o Giron. Inserendo anche Buttaro - il migliore della retroguardia per tutto il girone d'andata - questo trend è destinato probabilmente a migliorare.

    E passiamo alle note dolenti: se, come detto, per gol subiti il Palermo guarda tutti dall'alto, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le realizzazioni: l'attacco rosanero infatti è soltanto ottavo. La mancanza di facilità nel trovare la rete è costata ai rosa molti punti (si pensi ai tanti pareggi stentati ottenuti ad esempio a Castellammare di Stabia, o a Messina nel girone d'andata). Di fatto, esclusi Brunori e Soleri, tutti gli altri attaccanti non hanno partecipato molto alle segnature, fermandosi a pochi gol a testa.

    A Silvio Baldini, tecnico dichiaratamente offensivo, il compito di risolvere questo problema: si è già intravisto qualcosa di diverso, il 4-2-3-1 schierato contro Catanzaro e Monterosi ancora non è rodato alla perfezione, però di sicuro mostra una voglia maggiore di cercare la rete rispetto alle precedenti uscite. Probabilmente la chiave di volta sarà il trequartista, da trovare necessariamente tra ciò che si ha già: Luperini offre soluzioni più di inserimento che di rifinitura, magari con un giocatore più tecnico (Silipo, ancora non impiegato da Baldini, o Soleri che invece mostra di giovare del cambio in panchina) i rosanero finalmente vedranno svoltare la loro manovra offensiva (che è già molto più pimpante grazie all'arrivo di Felici e all'avanzamento di Valente) così da assestarsi nelle zone più nobili della classifica. Se il primo posto è da considerarsi andato, c'è una seconda posizione che dista pochissimi punti: è un obiettivo raggiungibile, ma solo a suon di gol.