DI PADRE IN FIGLIO
La storia si fa vita quando il tempo scorre sul filo sottile delle emozioni. Il rosa e il nero, il dolce e l'amaro, il sole e la luna, il sorriso e il pianto, ossimoro ancestrale sinonimo di Palermo.
Centoventi come la storia che si fa presente: la nascita, la bandiera, la sofferenza, la gioia, Barbera, i picciotti, la salita, l'Europa, il baratro, la rinascita.
Centoventi: un numero, una parola in un attimo, il tempo di un battito. Il Massimo, il Politeama, Mondello, Foro Italico, ghiaccio all'arancio, la Vucciria, Porta Carbone, la Favorita. Il calcio sì, pallone che rotola sul filo sottile della passione, il rosa e il nero metafora di un popolo da sempre in cammino nel limbo di se stesso.
Palermo - centoventi, una retta infinita - ma sempre giovane e bello come sono gli eroi. Momenti e istanti sparsi nell'etere per essere vissuti e custoditi in ognuno di noi. Il traguardo da consegnare alla sua gente come una possibilità raccolta e tramandata nel perimetro eterno dell'esistenza, di padre in figlio.
Centoventi battiti di Palermo: auguri caro vecchio cuore rosanero.
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