Un anno dopo Boscaglia: storia senza lieto fine


12 mesi dopo.
19 agosto 2020-19 agosto 2021: un anno fa oggi nella tribuna dello stadio Renzo Barbera veniva presentato Roberto Boscaglia, primo allenatore del Palermo Football club.
L'accordo dopo una trattativa lunga e tortuosa, per via del campionato di Serie B in corso ancora a luglio inoltrato, e perché le richieste dell'ex tecnico dell'Entella erano commisurate alla vasta esperienza che avrebbe dovuto portare anche in rosanero.

 

Non è andata così, e dopo l'inizio di campionato più che stentato, le prime feroci critiche per alcune scelte tattiche e di formazione, i primi malumori interni allo spogliatoio, quel Palermo non fu più capace di risollevare morale e destini di una stagione che certo poteva andare peggio, ma alla resa dei conti è stata deludente per tifosi, giocatori, staff e società.

 

Complice senz'altro il feeling mai trovato tra il tecnico gelese e la squadra che aveva a disposizione: un organico che non lo accontentava del tutto, come dimostrato a più riprese, quando durante le conferenze stampa in periodo di mercato diventava un marchio quel “La società sa”, risposta ad un tempo sibillina e forte e chiara.

 

Non è ancora dato sapere cosa la società sapesse, ovvero quali fossero state le richieste di Boscaglia per potenziare una rosa che, numeri alla mano, certamente mancava di alcuni elementi per l'idea di gioco del tecnico, ma che, d'altro canto, dal momento dell'esonero, il 27 febbraio, dopo il k.o. contro la Viterbese, ha iniziato a macinare punti e scalare posizioni in classifica.

 

Un anno dopo al timone rosanero c'è colui che per anni è stato il braccio destro di Boscaglia: Giacomo Filippi, che sei mesi fa ha raccolto un testimone pesantissimo, non ha centrato il grande obiettivo, e adesso ha la responsabilità di fare meglio, molto meglio del suo precedessore.