De Zerbi: Non è solo colpa mia. Così è un gioco al massacro

De Zerbi: Non è solo colpa mia. Così è un gioco al massacro

"A quanto i giocatori dicono, sia a me che alla dirigenza, mi hanno sempre seguito nelle indicazioni. Ma evidentemente c'è qualcosa che non va. Forse questo gruppo non ha dentro il fuoco che servirebbe per affrontare le difficoltà. Può essere una questione di caratteristiche, ma non vuol dire che non mi seguono, piuttosto che sono impossibilitati a seguirmi".

Il Corriere dello Sport riporta le dichiarazioni di Roberto De Zerbi nell'immediato post Palermo-Spezia, a poche ore dall'esonero deciso da Zamparini. 

"Mi ribolle il sangue. Io ci metto sempre la faccia e non è bello venire qui a spiegare ogni sconfitta. Dico sempre la verità e non prendo in giro nessuno". 

La trattativa per la rescissione del contratto, però, non sarà semplice. Zamparini ha aggiunto al contratto di De Zerbi l'ormai famosa 'penale' di 500.000 euro in caso di licenziamento.

A De Zerbi è stato chiesto perché, dopo sette sconfitte in serie e l'eliminazione in Coppa Italia, non si fosse ancora dimesso. Il tecnico è stato chiaro: "Non sono legato al contratto, non rimango per questo. L'obiettivo era la salvezza e io ci credo ancora. Rischio anche di bruciare la mia carriera da allenatore, ma le colpe qui non sono soltanto mie. Se poi si vuole fare un gioco al massacro, ok. Non lo condivido, ma accetto le critiche perché il calcio è fatto così".