Memento Palermo, Foschi la garanzia

Memento Palermo, Foschi la garanzia

 

Niente drammi, nessun patema ok. Se la sconfitta contro la Salernitana può derubricarsi a qualcosa di fisiologico a margine di tredici risultati utili consecutivi, tuttavia non bisogna abbassare l’attenzione.

Il monito arriva direttamente dalle colonne de La Gazzetta dello Sport - stamane in edicola - che esorta a non ripetere il medesimo girone di ritorno della passata stagione.

Infatti l’anno scorso tutto sembrava indirizzato verso il lieto fine invece la supponenza della squadra e decisioni assurde dell’allora presidente Zamparini portano alla caporetto di fine stagione.

L’imprenditore friulano non è più il presidente dei rosanero direste, ma è obbligo dell’attuale dirigenza fare tesoro del passato per non ripetere lo stesso dramma: Palermo non può permettersi la permanenza in B.

 

Quindi il mercato. L’addio di Struna ancora non rimpiazzato adeguatamente è un fattore che con il sopraggiungere della primavera potrebbe ripercuotersi negativamente, come fu lo scorso anno Cionek. Attualmente però la garanzia c’è, presente lì a rassicurare come solo i grandi sono in grado di fare: Rino Foschi.

Un comandante come l’attuale direttore sportivo rosanero è vitale in un ambiente particolare come quello rosanero nonché in un campionato altrettanto singolare come quello cadetto. Purché, ovviamente, il suddetto venga lasciato libero di poter agire senza limite alcuno e privo di eventuale “balia”. Se è vero che le ferite aiutano a diventare più forti, le cicatrici sono lì a ricordarti la sofferenza patita. Foschi sa come superare la tempesta.

 

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