Il Palermo più brutto dell'era Filippi frena col Messina

Il Palermo più brutto dell'era Filippi frena col Messina

’Acr Messina ferma il Palermo nella seconda giornata di campionato del girone C di Serie C. I rosanero non vanno oltre il pari contro la compagine peloritana, rendendosi protagonista allo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia di una prestazione ampiamente al di sotto delle sue potenzialità. Il tecnico Filippi conferma dieci undicesimi della formazione vittoriosa contro il Latina nella prima giornata, con l’eccezione del rientrante Marconi al posto dell’indisponibile Doda, convocato dalla nazionale albanese Under 21. Sin dai primissimi minuti di gara la partita appare frizzante, con un ritmo incalzante e qualche timida occasione da una parte e dall’altra. Il Palermo, tuttavia, alla lunga si mostra piuttosto instabile in difesa, impreciso a centrocampo e poco visibile in avanti, complice un pressing costante del Messina e tanti errori in fase di costruzione. Il primo tempo rimane “intrappolato” in un impasse che mostra sempre un ritmo frizzante ma poche reali occasioni da gol. Si segnalano, piuttosto, tanta battaglia in mezzo al campo e ben cinque ammonizioni solo nella prima frazione. L’impasse si rompe nei minuti di recupero: Marconi interviene in maniera piuttosto goffa in area su azione di calcio d’angolo e Balde insacca da due passi per il vantaggio dell’Acr Messina, complice anche un Pelagotti non particolarmente lesto ad anticipare l’attaccante. La ripresa si apre con un Palermo leggermente più in palla rispetto alla prima frazione e un Messina più di rimessa per non concedere occasioni da gol. Dopo neanche cinque minuti dal calcio d’inizio del secondo tempo i rosa hanno la possibilità di riacciuffare la gara: Carillo atterra Luperini in area, l’arbitro assegna il calcio di rigore ma Floriano, solitamente una sentenza dal dischetto, alza troppo la mira e spedisce il pallone alto fallendo l’occasione d’oro del pari. Per raddrizzare la situazione Filippi cambia il versante offensivo inserendo Fella e Soleri per Dall’Oglio e Floriano, passando a due punte con l’ex Avellino unico trequartista. Il Messina, forte di un importantissimo vantaggio, prova a coprirsi e ripartire soprattutto con Balde, vera spina nel fianco della retroguardia rosanero insieme ad un inspirato Simonetti. La compagine rosanero, tuttavia, riesce a colpire con Soleri, bravo ad intervenire in tap-in s/

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  • /la doppia occasione di Luperini s/ />
  • /la quale si supera Lewandowski e trova il gol del pareggio. Il gol prova a rivitalizzare un Palermo fino a quel momento ab/ />
  • /ico e “frenetico” ma un Acr Messina compatto, nonostante la stanchezza e il calo fisico, riesce a portare a casa un importante pareggio. Il Palermo più brutto della gestione Filippi riesce, nonostante una prestazione a dir poco deludente, a guadagnare un punto contro un Acr Messina che compensa con atteggiamento e spirito di abnegazione qualche lacuna a livello tecnico. Un pareggio che mostra il lato peggiore della compagine rosanero, chiamata a risalire la testa e riprendere a giocare come sa per evitare nuovi “passaggi a vuoto” in termini di ris/ />
  • /tato ma soprattutto in termini di prestazione.

     

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