Parla MZ: «Lo stadio si fa. Mercato? Budget importante»

La seconda parte dell'intervista in esclusiva a Maurizio Zamparini.

Parla MZ: «Lo stadio si fa. Mercato? Budget importante»

Ecco la seconda parte dell'intervista in esclusiva all'ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini (clicca qui per la prima parte)

 

Quando si è presentato, il presidente Baccaglini ha parlato tanto del nuovo stadio. Il silenzio degli ultimi tempi, però, ha messo in ombra il progetto. Se ne parla ancora?

«La costruzione del nuovo stadio è il tema principale del contratto che abbiamo fatto con Integritas. Domenica o lunedì Baccaglini sarà con Orlando, col quale ho parlato. Ho confermato al sindaco che non c’è solo l’intenzione, ma la volontà assoluta di fare lo stadio, perché senza stadio e centro sportivo nuovo non può esistere un Palermo di un certo livello. Ecco perché mi dà fastidio che la Palermo bene venga messa in cattiva luce. Quando per strada mi fermano in Friuli o a Milano, mi chiedono: “Ma cosa ci stai a fare a Palermo? Non vedi come ti stanno trattando dopo quello che hai fatto?”. Perché qualcuno non vuole capire cosa stiamo facendo qui. Sono molto contento che ci sia Orlando con noi, sono contento che sia diventato sindaco e di poter avere un dialogo con lui. Anche lui vuole fare lo stadio».

 

Dunque qualcosa è cambiato rispetto alla prima proposta di qualche tempo fa.

«Ma sicuramente. La prima proposta poteva cambiare anche, ma questo è un Paese che ama la demagogia. Nella prima proposta c’era anche un investimento immobiliare che non aveva l’obiettivo di creare ricchezza per me, ma per Palermo. Posti di lavoro, investimenti. In questo Paese la devono smettere. Se gli investimenti sono giusti e creano economia vanno fatti. Oggi non interessa più andare a costruire appartamenti, sarebbe da deficienti. Ma Baccaglini e gli americani hanno la volontà di fare lo stadio e all’interno tutte le strutture, come negli impianti tedeschi, inglesi. Strutture che non sono centri commerciali, ma unità di servizio, di svago, di ristoro, tutta una struttura da vivere durante la settimana da tutti i tifosi del Palermo e dai turisti che arrivano in Sicilia».

 

L’area per la costruzione dello stadio è stata individuata?

«Come no! Abbiamo presentato un progetto per utilizzare l’area dell’ex Velodromo. C’è già da cinque anni depositato in comune un progetto. Potevano dire già allora: si fa lo stadio ma non si fa il resto. Benissimo, ma non c’è stata la volontà fino ad allora. Di più: fino ad allora non c’era stata neanche la possibilità economica di fare l’investimento. Da solo non ne avevo la possibilità, adesso si può fare. E con i contatti che abbiamo preso, se non dovessero rimanere loro, lo stadio lo farei io lo stesso».

 

È una notizia, presidente.

«No, è una cosa normale. Oggi lo stadio è un investimento che gli investitori stranieri vedono bene».

 

Nell’accordo con Integritas-Capital è stata stabilita una cifra definitiva per squadra, stadio e centro sportivo?

«La somma che hanno messo a disposizione è di 200 milioni. Una piccola parte per l’acquisto della società, il resto per gli investimenti sulla squadra e sugli impianti. E rimane viva questa linea qui. Nella riunione di ieri si è parlato anche di questo: per la Serie B c’è un budget di 10 milioni per gli acquisti, che non è poco, considerando che le altre società hanno 5 milioni di budget di gestione annuale. Noi abbiamo detto a Lupo: hai questa somma, porta giocatori validi».

 

Dunque, un budget trasferimenti di 10 milioni.

«Ma potrà essere anche di più, dipende dalle situazioni che troviamo. Abbiamo i nostri osservatori».

 

Intanto si muove solo il mercato in uscita.

«Sì, ma questa settimana ho rifiutato sette milioni per Aleesami, tre e mezzo per Rispoli e quattro per Goldaniga. Perché è l’impianto a cui Tedino non vuole rinunciare. Gli serve un difensore centrale molto forte e due centrocampisti molto forti. Nestorovski rimane e anche Balogh, che Tedino ha visto con la nazionae ungherese e naturalmente sa che è un grande giocatore. Non si muove nemmeno Lo Faso, su cui puntiamo molto. Stiamo cercando forse un trequartista, anche se c’è Trajkovski. Insomma, stiamo lavorando. Con tutti i casini che fanno con le manifestazioni mi viene da dire: ma per chi lo faccio? Lo faccio per me e per la città di Palermo, che non è quella che è scesa in piazza ieri».

 

Ma la protesta dei tifosi del Palermo non è immotivata. La piazza non è più tranquilla e certe notizie, come quella dei debiti della società, non portano di certo serenità.

«Quell’articolo è stato una vergogna. Non sappiamo chi l’ha fatto. Ultimamente, credo che una certa schiera di un certo ceto politico di Palermo pensasse di aver la possibilità di impadronirsi del Palermo. Sarebbero andati in Serie C. Palermo ha bisogno di gente che investe».

 

Quando si terrà la conferenza stampa di presentazione dei nuovi componenti dello staff tecnico?

«Lunedì presenteranno allenatore e staff, se ne sta occupando Baiguera. Fino a martedì lui e Baccaglini saranno a Palermo, poi Paul andrà negli USA per il progetto di coinvolgimento dei tifosi rosanero in Nord America. Speriamo anche in un azionariato popolare dei tifosi del Palermo nel mondo, che non sono pochi, sono milioni».

 

Clicca qui per leggere la terza parte dell'intervista a Maurizio Zamparini. Protagonista Frank Cascio.