La differenza tra MZ e il grande Barbera

Peppe La Barbera

La differenza tra MZ e il grande Barbera

Sono nato nel 1982, due anni dopo la fine dell'esperienza di Renzo Barbera come presidente del Palermo. Di quello che veniva definito “l'ultimo Gattopardo” e delle sue gesta, quindi, ho potuto solo ascoltare racconti appassionati in famiglia e leggere articoli grazie al web. Una cosa mi è rimasta impressa: Barbera ipotecò la sua villa per l'immenso amore che lo legava al suo Palermo, per pagare i debiti della squadra.
In questi giorni tristi a livello sportivo per tutti quelli che hanno a cuore i colori rosanero sento spesso parlare del presidente Maurizio Zamparini, come il migliore di sempre nella storia di questo club. Direi che il più vincente, questo sì. I risultati sono innegabilmente dalla sua parte, ma a me questo riconoscimento fa un po' male se penso a chi era e a cosa ha fatto Renzo Barbera.
Il numero uno di viale del Fante nonostante il campionato tutto negativo e i problemi di ogni genere in questi giorni ha trovato il tempo per la millesima intervista della stagione in cui ha parlato del prezzo di Vazquez (mercato, sempre mercato) e di quello del Palermo, che, in caso di retrocessione, sarebbe inferiore rispetto al valore attuale del club in serie A. Quasi un invito all'acquisto, quindi, a liberarsi di una creatura che per lui ormai è scomoda.
So che adesso l'era Zamparini ha toccato il punto più basso della gestione e ciò facilita la mia riflessione: davvero un signore simile che, inoltre, ci sta riportando in serie B dove ci aveva trovato, che ha detto di essere stanco di questa squadra, deve essere indicato come il migliore presidente della storia rosanero? In passato c'è stato qualcuno che viveva per il Palermo, che andava in campo, in panchina, andava in trasferta con i tifosi, che soffriva insieme al popolo rosanero. Quel popolo che ora, dalla finale di Roma 2011, viene solo ignorato, bistrattato se non addirittura offeso. E' il più grande uno che ha portato il Palermo a far ridere tutta l'Italia?
Per me il più grande presidente della storia rosanero era palermitano e si chiamava Renzo Barbera.

 

Nella foto, la copertina del libro di Roberto Gueli e Paolo Vannini (Zero 3 edizioni).