Il calcio italiano in ostaggio della Serie A. Anche il Palermo

Il calcio italiano in ostaggio della Serie A. Anche il Palermo

Disordine o disorientamento tumultuoso, confusione senza uguali.

In tutta sincerità il caos ha sempre caratterizzato l’evoluzione (involuzione?) del moto pallonaro nostrano, ma in tempi di pandemia tutto viene sanificato dal sacro principio dell’imprevedibilità. Il calcio (quale?) si ferma anzi deve ricominciare, serve per dare speranza, ma no dai non ha senso, riparte solo la Serie A e degli altri chi se ne frega!

Il protocollo è pronto, aspetta non è completo, magari pensiamoci su: ora sì, è tutto pronto e perfetto, il calcio dà speranza. Si gioca ma senza abbracciarsi, non si sputa, bisogna respirare soltanto con il naso. Si dai lo si fa per dare speranza, lo sport è vita. Quale sport? In quale calcio? La speranza di chi?

Si deve ricominciare: serve per dare speranza, ci dicono.

 

Ok, sembrava tutto pronto. Consiglio Federale convocato per il prossimo 20 maggio - riportava La Repubblica - proprio il giorno in cui sarebbe stato deciso e sancito hic et nunc, finalmente e definitivamente, anche la fine dei campionati Dilettantistici e Lega Pro. Ovviamente non di sua maestà Serie A, Lei serve per dare speranza.

Il 20 maggio appunto, era la data cerchiata in rosso da parte di tutti i tifosi rosanero: infatti, verosimilmente e con ogni probabilità, sarebbe stato il momento in cui il massimo organo competente, ossia il Consiglio Federale, avrebbe vidimato urbi et orbi la conclusione dei campionati di Serie C e Serie D proclamando e ufficializzando di conseguenza la promozione tra i professionisti (?) del Palermo.

 

Invece? Siamo in Italia quindi il colpo di scena è sempre dietro l’angolo.

Dopo l’accordo raggiuto la Serie A fa i capricci, fa saltare il banco su alcuni punti che riguarderebbero il protocollo del Governo. Su tutti la responsabilità penale dei medici sociali, il ritiro prolungato e la quarantena. Risultato? Le società chiedono la modifica del documento il che con ogni probabilità farà slittare ancora una volta il Consiglio Federale programmato appunto per mercoledì 20 maggio.

Quindi, non sarebbe più opportuno mantenere la data stabilita magari per una seduta straordinaria in cui venga discusso il futuro (probabilmente la chiusura) degli altri tornei come Serie C e Dilettanti? Si tratta di società che rimangono nel limbo dell’incertezza per il mero profitto di una Serie A sempre più schiava dei propri interessi e ormai lontana dalla reale passione dei suoi tifosi. Ah no scusate, il fine non è l’interesse ma dare speranza, che stolto.

 

- “Dammi un amero, intanto provo a fare la schedina. Segna poi saldo il conto, come farebbe l’avvocheto”. - “Lino sono due anni che segni ma quando paghi?!”. - “Appena faccio tredici al totochelcio”.

In fin dei conti Il Bar Dello Sport non era poi così diverso dalla realtà.


 

ALTRI ARTICOLI

 

• RIVOLUZIONE: SERIE B A 234,5 SQUADRE, PALERMO RETROCESSO

 

 • «CI SARA' UNA SELEZIONE NATURALE DI SQUADRE IN ITALIA»

 

• SIBILIA: «NESSUNO DANNEGGI LA SERIE D» (AUDIO)

 

• GHIRELLI: «RICORSI? CI DAREBBERO UN CALCIO NEL SEDERE»

 

• DA BERGAMO: "PRIMA DENIGRAVO PALERMO, VI CHIEDO SCUSA"

 

• ESCLUSIVO - PALERMO, A TUTTO SAGRAMOLA: L'INTERVISTA VIDEO

 

• GUIDOLIN A FP.IT: «PALERMO CHE NOSTALGIA, MI MANCA MONDELLO»

 

• ZENGA SENZA FRENI: "PASTORE SEMPRE IN CAMPO, ZAMPARINI SA"