Fiducia, ma qualche interrogativo resta

Una conferenza di presentazione che ha avuto un leit motiv: abbiate fiducia. Ma sono tante le domande alle quali non è stata data una risposta

Un tatuaggio sul petto e tante belle idee non bastano per dare certezze. Sono tante le domande alle quali non è stata data una risposta durante la conferenza stampa del nuovo presidente Paul Baccaglini.

Una carica che è arrivata prima ancora che la società Palermo calcio venisse venduta, una premura ingiustificata, sospetta.

«Sono c.... miei quanto gliel'ho venduta» - ha tuonato Zamparini durante la presentazione; una privacy, lecita, ma che allarga l'alone di mistero che c'è dietro a questo passaggio.


Il Palermo questa estate era valutato tra i 50 e i 75 milioni, un valore che, alla luce della classifica attuale, dovrebbe essere ampiamente ridimensionato.

Ma il club di viale del fante rappresenta non più del 10% del patrimonio di Zamparini. Ciò significa che se il fondo di Paul Baccaglini ha deciso di entrare in affari per tutte le attività del gruppo, dovrà sborsare un bel po' di quattrini. Ma integratis-capital non sembra avere una forza di questo tipo. Almeno da ciò che trapela.

Il 19 aprile Baccaglini dovrà presentare la cordata che di fatto comprerà il Palermo e, a quel punto, ci aspettiamo sorprese, ovvero che dietro a questa operazione ci sia qualcuno che al momento preferisce restare nell'ombra.

Poi si potrà andare al closing, che è stato fissato, indicativamente, per il 30 aprile.

Ma in questa vicenda di interrogativi ce ne sono tanti, su tutti svetta la domanda numero uno: se il Palermo è davvero in procinto di essere venduto, perché Zamparini dovrà rimanere nel consiglio di amministrazione?

Chi l'ha detto che un presidente di un club debba per forza essere un grande intenditore di calcio?

C'era davvero la necessità di tenere in società un ex presidente, che negli ultimi anni non ha brillato in quanto a risultati sportivi, come consigliere?

In un'Italia che vive di calcio, non si riuscivano a trovare addetti ai lavori che avrebbero potuto guidare il nuovo presidente? E poi perché resta nel Cda?


La fiducia non manca, anche perché Zamparini non è un imprenditore sprovveduto e, allo stesso modo, Baccaglini, che ha fatto comunque a pelle un'ottima impressione, sarebbe un pazzo a rovinare la sua immagine e quindi la sua carriera, che tra l'altro vanta un passato alle iene, programma televisivo dedito ad inchieste che perseguono truffatori e traffici loschi, solo per poter dire "sono il presidente del Palermo".

Ma non possiamo far finta di ignorare che in questa vicenda ci siano tanti punti oscuri che probabilmente solo il tempo potrà chiarire.