Dubbio amletico: Zamparini è più sadico o più masochista? Intanto il Palermo precipita verso la B

Tifosi sull'orlo di una crisi di nervi: quattro sconfitte consecutive e una società che appare sempre più allo sbando, con un presidente che parla da mesi di cessione ma che non sembra intenzionato, nei fatti, a cedere la mano

Palermo in caduta libera. Sono quattro le sconfitte consecutive e sono solo sei i punti in classifica in 10 giornate di campionato. Difesa colabrodo, attacco pessimo, rosa mediocre e incompleta, allenatore confuso e non pronto per la A: un mix micidiale, un'alchimia che relega i rosanero al penultimo posto in classifica. Sotto il club di viale del fante solo il Crotone a 5 punti e subito sopra, a 7 punti, Pescara ed Empoli. Queste quattro squadre sono già state distanziate dal resto del gruppo. Sassuolo e Bologna, quint'ultime, sono a quota tredici punti. E' chiaro che le quattro squadre in coda alla classifica lotteranno fra loro per accaparrarsi l'unico posto utile per la salvezza. Errori su errori da parte del presidente Zamparini, che insieme al suo staff non è riuscito (o non ha voluto) allestire una rosa competitiva. Un organico troppo giovane, totalmente, o quasi, privo di esperienza in serie A, con pochi leader e poco talento. Una rosa incompleta, che ha in Nestorovki l'unico terminale offensivo, l'unico giocatore capace di mettere la palla in rete. Non abbiamo ancora ben capito se Zamparini sia un sadico e si diverta a far soffrire l'ambiente palermitano a più non posso o se siamo in presenza di un masochista che ama farsi del male circondandosi di ostacoli e di trappole, per rendersi la vita impossibile e godere delle sofferenze che tutto ciò gli provoca. Probabilmente sono vere tutte e due le ipotesi, perché non si spiegano certe scelte, azzardate fino all'inverosimile e che stanno portando i tifosi palermitani al parossismo più esasperato. De Zerbi è l'ultimo capolavoro di Zamparini, un allenatore che il presidente del Palermo ha probabilmente già bruciato. Un allenatore non pronto per la A al quale il patron del Palermo ha affidato una squadra non da A. L'inesperienza del tecnico ex foggia, unita alla modestia della rosa, hanno generato il peggiore dei mostri. Una squadra che tutto fa tranne che giocare a pallone. E non perché non si impegni, anzi, ma perché il gioco che pretende l'allenatore è l'anticalcio: De Zerbi vuole far parlare i muti e e vuole ridare l'udito ai sordi, proponendo un gioco che vorrebbe assomigliare ad un tiki taka, ma che messo in pratica da giocatori non all'altezza sembra più un parapiglia. L'esonero è dietro l'angolo, probabilmente ritornerà Ballardini e la barzelletta continua. La domanda è quella di qualche mese fa: Zamparini, ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Frank Cascio non andava bene perché non dava garanzie e perché (a questo punto più che giustamente) voleva inserire nella trattativa una clausola anti B, i cinesi li hai lasciati in fase di closing ormai da mesi e il tanto decantato presidente che doveva prendere il tuo posto, anche in caso di mancata cessione della società, non si vede all'orizzonte. Qualcosa non torna, un altro dubbio amletico: non sarà che ci stai prendendo tutti per i fondelli?

Michele Sardo