Diamanti, che rebus. Anche le punizioni adesso le batte Jajalo

Diamanti, che rebus. Anche le punizioni adesso le batte Jajalo
Nell'edizione odierna di Repubblica, Valerio Tripi analizza la figura di Alino Diamanti: " Il giocatore di Prato, arrivato in rosanero nelle ultime ore del calcio mercato, sembrava che potesse essere l’unico uomo d’esperienza dopo le partenze dei vari Maresca, Sorrentino e Gilardino in grado di guidare il Palermo alla salvezza. Per il resto il rendimento in numeri di Diamanti secondo le statistiche ufficiali della Lega di A non sono proprio lusinghiere: in tredici partite, le ultime da subentrato, ha avuto sei occasioni da gol e ha provato la conclusione verso lo specchio della porta (tiri fuori compresi) sedici volte. Non proprio numeri da trascinatore, insomma.

Nell’ultima partita contro il Chievo, poi, Corini prima i tentare la carta Diamanti ha preferito buttare nella mischia Bruno Henrique e Sallai, mettendolo in campo al trentaseiesimo minuto del secondo tempo. E ha fatto impressione ai più, inoltre, che quando il Palermo ha conquistato un calcio di punizione dal limite sulla zona destra dell’area di rigore, una posizione congeniale per Diamanti, non sia stato direttamente lui a calciare in porta, ma lo abbia fatto Jajalo. Vero è che il croato naturalizzato bosniaco era reduce dal gol su punizione dalla stessa zona contro la Fiorentina, ma in altri momenti Diamanti difficilmente avrebbe fatto avvicinare qualcuno alla sua zona."