Coronavirus, i circoli sportivi chiedono la riapertura

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I circoli sportivi di Palermo formano un coordinamento e chiedono la ripresa delle attività. Come riporta PalermoToday i circoli del capoluogo ovvero il Club Canottieri Roggero di Lauria, il Country Time Club, il Telimar, il Circolo del Tennis Palermo e il Tennis Club Palermo 2, si sono uniti per scrivere una lettera al Presidente della Regione Nello Musumeci nella quale si richiede la ripresa a partire dal 4 maggio.

 

Pronti a "fare investimenti per adeguare le strutture" e "rispettare una serie di norme stringenti": così si legge nella missiva inviata anche al sindaco Orlando, al Comitato Tecnico Scientifico regionale e al presidente del Coni Sicilia Sergio D'Antoni. Controlli sul distanziamento sociale, fornitura di mascherine e guanti all'ingresso, rilevazione della temperatura e sanificazione continua degli ambienti sono solo alcuni dei provvedimenti promessi dai circoli sportivi palermitani per garantire la riapertura in tutta sicurezza a livello sanitario. 

 


"I circoli sportivi della città di Palermo sono in possesso del doppio requisito di avere una estensione delle proprie strutture all'aperto superiore a 6 mila metri quadri ed un numero di iscritti superiore a 1.000, che rappresentano oltre 10.000 cittadini". Così inizia la lettera inviata al governatore Musumeci, nella quale viene sottolineata l'esigenza di riaprire i circoli sportivi "per garantire una categoria, quella dell'associazionismo, che non sta ricevendo alcuna protezione, penalizzando ancora una volta quel ceto medio costretto a provvedere, a sue spese, al mantenimento di questi impianti sportivi che se abbandonati non potranno svolgere ancora quel servizio sociale di prevenzione e cura della salute, cui le pubbliche istituzioni hanno comodamente derogato. Ciò anche con particolare riguardo al ritorno alla quotidianità da vivere all'aperto, in modo da potere garantire il benessere dell’individuo, in questa importante fase di transizione verso l’uscita dal periodo di emergenza da Covid-19".



 

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