Corini e il Palermo che non cambia. Adesso la squadra ha una sua ossatura

Corini e il Palermo che non cambia. Adesso la squadra ha una sua ossatura

Il Palermo, il 3-5-2, il credo di Eugenio Corini che non cambia. Da Cagliari alla 'finale' con il Brescia non saranno tante le variazioni: rientra capitan Matteo Brunori, sarà assente per squalifica Ivan Marconi.

Scalpita allora Davide Bettella, che si inserirebbe in un terzetto già collaudato: inamovibile Pigliacelli in porta, in difesa Mateju e Nedelcearu le hanno giocate praticamente tutte dal 1' al 90'.

A centrocampo non si hanno più dubbi: la posizione di Gomes è fondamentale per schermare le ripartenze avversarie; Segre è in un periodo di forma straordinario e i suoi polmoni potranno essere importanti; infine, il talento di Verre, che è un po' in ombra nelle ultime settimane, ma può trovare la giocata della partita.

Anche sugli esterni, il mister ha ormai le idee chiare: da Como in poi Alessio Buttaro si è preso la fascia destra, mentre il rientrante Sala ha messo le tende sulla sinistra.

Forse il solo interrogativo è in attacco: chi a fare da spalla al bomber Brunori? Da un lato, il predestinato dovrebbe essere Gennaro Tutino, grande acquisto di gennaio ma che finora si è acceso a intermittenza. Contro la SPAL, i due attaccanti hanno dialogato con costanza e qualità e la coppia potrebbe essere riproposta.

D'altra parte, Edoardo Soleri parte sfavorito ma sarà sicuramente della gara. Lotta e si sacrifica per la squadra, potrebbe essere molto utile nel caso - probabile - la gara dovesse salire di toni.