Col Frosinone è la finale di Champions

Col Frosinone è la finale di Champions

Trentasei paesi collegati, più di un migliaio di giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, un pubblico potenziale di un miliardo di persone. Lo stadio Renzo Barbera sabato prossimo alle ore 18 si vestirà a festa per la finale di Champions League, l’attesissima sfida tra i rosanero di Ballardini e il Frosinone di Stellone. È la partita più logica, quella che tutti, critici e tifosi, si aspettavano per l’ultimo atto della manifestazione calcistica più importante d’Europa. Ronaldo-Gilardino contro Messi-Dionisi, e poi altri campioni celebrati come Struna, Soddimo, Andelkovic, Crivello, Trajkovski, Gucher, e tantissimi altri, tutti nei primi 50 giocatori nella classifica del pallone d’oro. Raramente una finale di Champions, in tempi moderni, ha visto uno schieramento di fuoriclasse così imponente, con talenti purissimi in ogni reparto. La partita si preannuncia incerta, senza un vero favorito, nonostante il fattore campo a favore del Palermo, e a poco varrà, per gli sconfitti, la consolazione di essere arrivati fino a qui, alla madre di tutte le partite. Biglietti ovviamente esauriti e affari d’oro per i bagarini, che a tutt’oggi rivendono su internet un biglietto di popolari anche a mille euro. Come? Scusate, mi dicono che non si tratta della finale di Champions, ma di una partita tra quartultima e terzultima di serie A. No, mi dispiace, siete voi in errore. Per noi palermitani è la finale di Champions. E guai ai vinti.